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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 GENNAIO 2025

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Maria Saladino (PD), Puntiamo a una sanità amica Oggi a nome della mia Comunità sono grata alla Sottosegretaria di Stato alla Salute, On.le Sandra Zampa, per la capacità di ascolto che ha, per la sua sensibilità, per la intuizione politico amministrativa che esprime, per la velocità con cui elabora proposte e soluzioni

Maria Saladino (PD), Puntiamo a una sanità amica Oggi a nome della mia Comunità sono grata alla Sottosegretaria di Stato alla Salute, On.le Sandra Zampa, per la capacità di ascolto che ha, per la sua sensibilità, per la intuizione politico amministrativa che esprime, per la velocità con cui elabora proposte e soluzioni
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Sulla Sanità ben vengano i contributi delle Istituzioni, ben venga l’impegno di chi fa pressing quotidiano per impegnare la Politica disponibile, responsabile e competente.
Oggi a nome della mia Comunità sono grata alla Sottosegretaria di Stato alla Salute, On.le Sandra Zampa, per la capacità di ascolto che ha, per la sua sensibilità, per la intuizione politico amministrativa che esprime, per la velocità con cui elabora proposte e soluzioni.
Ho avuto modo di porre a lei, presso il Ministero della Salute, alcuni principi che ritengo cardine, per offrire sanità diffusa e per tutti, una nuova sanità in Calabria, una Sanità Amica, una Sanità Vicina.
Lo diciamo in tanti, che si portano in equilibrio i conti pubblici con il taglio degli sprechi, non con il taglio dei servizi essenziali e sensibili.
Pensando alla mia Regione negli ultimi 20 anni, ritengo ci sia molto da fare.
Ho posto una prima riflessione sulla necessità di riavvicinare la sanità ai territori, alle potenziali utenze, portando, a supporto, la tesi che in territori montani e morfologicamente difficili, come quelli calabresi, i presidi sanitari, devono tornare ad accendere le luci e a riaprire le porte anche nelle periferie sociali dei piccoli comuni.
Occorre pianificare interventi che seguano la politica del Riuso del notevole patrimonio pubblico immobiliare disponibile per l’offerta di servizi sanitari essenziali e salvavita.
Io non ritengo che si diano risposte ai cittadini, promettendo che fra 20 anni i nostri figli o i nostri nipoti, avranno un nuovo grande ospedale, magari a pochi chilometri di distanza da tre presidi esistenti e che necessiterebbero di impegno di risorse per manutenzione, innovazione, vivibilità ed ottimizzazione immobiliare, con l’utilizzo magari di personale maggiormente motivato perché in servizio vicino alle proprie famiglie.
Sicuramente non è alternativo pensare, a medio e lungo termine, di insediare nuovi nosocomi ad alto livello specialistico per lasciare nella nostra Regione le risorse che investiamo a causa della migrazione per salute.
Nella Provincia di Cosenza, per fare esempi concreti degli ospedali chiusi o aperti in parte, quali Mormanno, Lungro, San Marco, Trebisacce, Rogliano, San Giovanni in Fiore, Acri, Cariati, Dipignano, Mendicino, Sangineto, Cetraro, Praia a Mare, presidi sanitari e sociali per comunità piccole e distanti dai grandi centri. Una Politica attenta, una Politica che mira a servire gli ultimi anche per territorio, non lascia vuote le speranze di sanità su questi periferie, ma, dovrà rigenerarle quali Hub di una rete che porti verso l’offerta di telemedicina che collega e supera le distanze, un’ offerta di servizio diffuso, specie nelle realtà dove prevale la presenza degli anziani, soggetti più deboli, facendone postazioni di emergenza al servizio di quelle comunità abbarbicate sui monti e sulle colline.
La Calabria non ha la stessa orografia della Lombardia, le distanze in linea d’aria vanno moltiplicate per 4 per parametrarle a quelle reali su strada.
Occorre ritornare alla rete capillare, dove è possibile affrontare le emergenze e poi essere avviati verso i reparti che per conti economici concentrano utenze e servizi.
Abbiamo poi trattato un altro tema, quello della sanità pediatrica e neonatale e su questo la Sottosegretaria Zampa, sta preparando una verifica, pianificando un percorso che la porterà nella nostra Regione, a toccare con mano le professionalità esistenti, le eccellenze presenti ed anche il disagio ed, alcune volte, il degrado.
Mi sono resa disponibile a seguirla in questo monitoraggio territoriale in una Regione che comunque ha innescato il commissariamento, non per colpa dei cittadini ma per colpa della inadeguatezza, in alcuni casi, connivenza, della politica con i canti delle circi deviate dal malaffare.
Non ci meravigliamo quindi delle decisioni di vari governi che hanno tentato, non sempre riuscendo, di ridare dignità ad un servizio essenziale.
Ora è facile urlare allo specchio, pur nella necessità, che le risposte di programmazione abbiano indirizzo territoriale, che occorre chiudere la partita con i Commissari, certo, siamo tutti d’accordo, ma occorrerà un cambio di marcia della futura Politica che i calabresi determineranno con il prossimo, cosciente voto regionale, per la sanità, come per tutte le emergenze che ci assillano, rifiuti, sociale, default finanziario.
La Calabria ha bisogno di impegno “per Amore”, questa è la scelta migliore per esporne le peculiarità e debellarne i difetti.