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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Manovra: Ici, scudo e pensioni arrivano le modifiche

Manovra: Ici, scudo e pensioni arrivano le modifiche

Imposta di 34,50 euro su estratti conti correnti Riunito a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri

Manovra: Ici, scudo e pensioni arrivano le modifiche

Imposta di 34,50 euro su estratti conti correnti Riunito a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri

 

 

(ANSA) ROMA  – E’ iniziata a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno la delega di funzioni ai viceministri e ai ministri senza portafoglio
La rivalutazione automatica delle pensioni è riconosciuta “per l’anno 2012 esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a 3 volte il trattamento minimo”. Lo prevede l’emendamento del governo nel quale si precisa che per il 2013 si torna al blocco della rivalutazione per le pensioni oltre 2 volte il minimo.
Dovrebbe salire fino al 2% il prelievo sui patrimoni ‘scudati’ mentre l’indicizzazione delle pensioni dovrebbe salire fino a quelle a 1.200-1.300 euro e sull’Ici si prevede un’esenzione di 200 euro per tutti più 50 euro a figlio. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti parlamentari, la mediazione tra governo e capigruppo.
CONTRIBUTO 15% PER PENSIONI OLTRE 200.000 EURO  – Arriva un contributo sulle pensioni d’oro: “per la parte eccedente 200.000 euro”: è fissato al “15 per cento”. E’ quanto prevede l’emendamento del governo alla manovra.
IMPOSTA 34 EURO SU ESTRATTI CONTI CORRENTI  – Per gli estratti conto inviati dalle banche ai clienti è prevista un’imposta fissa di 34,20 euro “se il cliente è persona fisica” e di 100 euro “se il cliente è soggetto diverso da persona fisica”. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra.
BOLLO PER SCUDATI A 10 PER MILLE IN 2012 E 2013 – Le attività finanziarie oggetto di emersione sono soggette ad un’imposta di bollo speciale del 10 per mille negli anni 2012 e 2013, mentre l’aliquota ordinaria è fissata al 4 per mille. Lo prevede l’emendamento del governo depositato alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera.
GOVERNO, ARRIVA IMPOSTA IMMOBILI ESTERO A 0,76% – Un’imposta dello 0,76% del valore sugli immobili all’estero. E’ quanto prevede l’emendamento del Governo appena depositato in Commissione alla Camera. La proposta istituisce anche dall’anno in corso un’imposta sul valore delle attività finanziarie all’estero dei residenti in Italia.
BALDUZZI,SU FARMACI FASCIA C NO PASSI INDIETRO – Nessun passo indietro sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C ma “é possibile pensare a forme ulteriori di garanzia per la salute dei cittadini”. Così il ministro della Salute Renato Balduzzi, sottolineando che “la scelta politica è stata quella di andare verso una limitata liberalizzazione del settore”.
FINI, NO A ULTERIORE DIFFERIMENTO – “Non ho alcuna intenzione di differire ulteriormente” la discussione della manovra in Aula. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini precisando di aver comunicato alle commissioni di concludere i lavori entro stasera. “La manovra doveva andare oggi, è stata differita ma domani mattina sarà in Aula”, ha detto.
ESCLUSI TAXI DALLE LIBERALIZZAZIONI – “Il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea” viene escluso “dall’ambito di applicazione” dalle misure di liberalizzazione delle attività economiche previste dall’articolo 34 della manovra. Lo prevede un emendamento del governo presentato alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera.
Il processo di liberalizzazione potrebbe però interessare, “entro sei mesi dalla entrata in vigore” della manovra, i servizi di mobilità urbana, dunque anche i taxi, nell’ambito delle più ampie “disposizioni volte a realizzare una compiuta liberalizzazione e una efficiente regolazione nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture”. Lo prevede un emendamento del governo nel quale si sceglie una dizione più ampia (“settore dei trasporti”) rispetto a quella precedente che indicava per il futuro processo di liberalizzazione solo il “settore ferroviario, aereo e marittimo”.

SCENDE A 64 NUMERO COMPONENTI CNEL – Scende a 64 il numero dei Componenti del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. Lo stabilisce un emendamento dei relatori, Pier Paolo Baretta e Maurizio Leo, alla manovra. Il decreto stabiliva già una sforbiciata al numero dei componenti del Cnel, portandolo da 111 (più il presidente) a 68. Ora i relatori limano ulteriormente tale cifra sino a 64.