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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Luigi Palamara: “Perché ho deciso di scendere in politica”

Luigi Palamara: “Perché ho deciso di scendere in politica”

Il direttore editoriale di Melitonline scende in campo alle provinciali

Luigi Palamara: “Perché ho deciso di scendere in politica”

Il direttore editoriale di Melitonline scende in campo alle provinciali

 

 

REGGIO CALABRIA – Luigi Palamara: “Perché ho deciso di scendere in politica”

Da sempre mi ha affascinato il  ruolo del politico. A Roccaforte del Greco, siamo nel cuore dell’Aspromonte, salivano senatori, deputati, consiglieri ed assessori regionali, consiglieri ed assessori provinciali, presidenti ed assessori della Comunità Montana, di tutti i colori politici. Promettevano mari e monti. Dopo di che Roccaforte si è ridotta a poche centinaia di abitanti, isolata, abbandonata, boicottata. Ho avuto modo di seguire la politica nazionale ed europea, con uno sguardo anche allo scacchiere internazionale. Le varie crisi politiche, le varie elezioni europee, politiche, regionali, provinciali, comunali ecc Facevo a gara coi miei coetanei nel ricordare i nomi dei politici nei vari ambiti, cosiccome oggi i bambini giocano con le figurine della Panini. I presidenti della Repubblica, i Presidenti del Consiglio, i senatori e deputati calabresi, i presidenti ed i vicepresidenti della Camera, del Senato, i segretari dei partiti e dei sindacati e così via. Ho studiato Medicina all’Università di Pavia, ma non mi sono mai laureato. Per diversi anni ho fatto l’informatore scientifico per alcune case farmaceutiche. Mi piaceva giocare col computer, ho frequentato pure dei corsi, Sempre nella Pianura Padana. In Lombardia ho seguito de visu e sui giornali il modo di fare politica dei Milanesi. Intanto cominciai a lavorare su internet.  Tornato al Sud continuai a lavorare con i computer, con i quali ho una certe dimestichezza assieme alla mia compagna Bruna. Senza mai perdere di vista il filone politico, che da sempre mi ha affascinato. Come dicevo. Da quattro anni circa, alla direzione editoriale del giornale Mediterraneonline.IT, Melitoonline.IT ho avuto modo di entrare in contatto con gli alti vertici della politica, con tanti meccanismi, talora perversi della vita politico-amministrativa nazionale, regionale, provinciale e comunale; sia pure in chiave giornalistica.

Le scadenze si avvicinano, perciò non mi sembra il caso di nascondersi dietro un dito.

Intanto la lista, che si chiamerà “Cuore”. Un nome, che ricorda da vicino il fortunato lavoro letterario di Edmondo De Amicis a cui in parte m’ispiro. Sono un cattolico convinto e professante. Osservante della morale cristiana.

Poi il programma che toccherà in sintesi tutti i punti salienti della vita politico-amministrativa.

Ritengo di poter affrontare questa tappa, dopo aver sondato il terreno dove mi sono speso per anni.

È stata la gente stessa a stimolarmi, pungolarmi, incoraggiarmi:ci piacciono le  tue idee, le tue battaglie di civiltà, la trasparenza, la legalità, il rispetto delle regole, il modus come affronti i problemi, perché non ti metti in politica?

Ho resistito e desistito per tanto tempo anche a candidarmi a sindaco, nonostante le insistenze, ma ora reputo di non potermi sottrarre. La politica dev’essere al servizio del cittadino. Mi risulta invece che il cittadino venga sfruttato; visto come un numero al servizio della politica; schiavo del sistema, servo del potere. Questa è un’ingiustizia vera e propria; una vergogna; uno scandalo. Sento che dobbiamo ribellarci; non posso sicuramente tollerarlo. Io penso che il cittadino possa e debba essere protagonista e non spettatore passivo, sempre e comunque disposto a subire tasse, balzelli ed angosciosi refrain, sempre in agguato, dietro l’angolo. Perennemente in crisi economica. In economia abbiamo le nostre idee rivoluzionarie, che finalmente libereranno il Calabrese ed il Reggino in modo particolare, dalle catene secolari della sudditanza psicologica, che andremo ad esporre in campagna elettorale.

 

In politica, perché riteniamo di avere una nostra progettualità concreta, vicina alle idee della gente comune, del popolo; a cui vogliamo restituire anzitutto la libertà e la dignità, in parte minacciate. Niente timori riverenziali o sudditanze psicologiche, ma un rapporto paritario, come si usa fare fra giovani, di qualunque dimensione. Da tu a tu. I giovani di terza generazione repubblicana, vogliono il lavoro nella loro terra natìa, senza dover essere costretti a prendere la valigia di cartone; come i padri ed i nonni ed inforcare il treno della speranza ( o della disperazione) per affrontare l’incognito, l’avventura; spesso la sventura o la disavventura. I giovani sognano un lavoro, una famiglia, una casa. Noi riteniamo di poterli garantire attraverso idee e progetti concreti e corposi. Abbiamo pensato anche agli studenti dell’Università, alla casalinghe, ai disoccupati, agli operai ed ai pensionati, ma anche ad altre categorie che non sono state troppo fortunate. Abbiamo soluzioni per tutti. Noi vi diciamo di essere coraggiosi. Un gesto di coraggio per liberarsi dalle catene della sudditanza psicologica e delle servitù secolari.

 

Cari lettori ed elettori, lettrici ed elettrici, il mio è un appello, ma non solo. Tengo la speranza che anche voi, come me, sogniate un futuro finalmente libero di vincoli, lacci e lacciuoli.

Un intero capitolo del nostro programma sarà dedicato ai problemi dei giovani, del tempo libero e dello sport. Faremo impianti sportivi, dal mare ai monti, in ogni angolo della Provincia. Sull’ordine pubblica e la sicurezza, già mi conoscete; sapete bene quali siano le mie idee, da almeno quattro anni. Stesso discorso sulla lotta alla mafia. I lettori di Melitoonline, conoscono le nostre battaglie anche di civiltà.

Priorità verrà data alla disoccupazione. Ovvero all’occupazione giovanile e non. Io ed i miei collaboratori, stiamo ragionando intorno ad un progetto rivoluzionario che, in caso di vittoria, sbloccherà quest’annoso problema; e che sicuramente metterà un freno all’emigrazione verso il Nord Italia. Ma ovviamente, non è questa la sede giusta per sbilanciarmi. Ogni cosa a suo tempo.

Secondo punto cruciale il piano dei trasporti (strade, porti, aeroporti, darsene); la viabilità esterna della Provincia è rimasta al medioevo. Abbiamo in testa un progetto che consentirà alle popolazioni della aree interne di potersi collegare in tempi rapidi con la città di Reggio Calabria, con Gambarie e con la Jonica e la Tirrenica, in tempi ragionevoli.

Poi c’è la viabilità interna dei grossi centri, non più rinviabile alle calende greche.

Ma sono le scuole superiori il vero problema della Provincia. Funzionano poco e male e costituiscono un vero e proprio tallone di Achille. Alcuni grossi centri, scandalosamente ne sono addirittura sprovvisti. Noi pensiamo a scuole aperte al territorio, all’Università ed al mondo del lavoro, che devono uscire dall’anonimato e dall’isolamento. Il rinnovamento delle suppellettili e degli arredi, ma soprattutto dei mezzi e degli strumenti, sarà la punta dell’iceberg del nostro progetto.

E’ necessario un maggiore e miglior collegamento con i Comuni, con la Regione, con lo Stato, per uscire fuori dalle pastoie dell’isolamento economico, politico e culturale.

 

La nostra campagna elettorale sarà rivoluzionaria. Andremo per le strade, in mezzo alla gente, direttamente a contatto col cittadino; per sentire da vicino i bisogni e le necessità nel popolo.

I rapporti con la stampa, per alcuni aspetti lacunosi, saranno migliorati di parecchio. Ecco dunque un primo stralcio di programma, a cui stanno lavorando i nostri tecnici. Collegio per collegio, giorno per giorno. Visiteremo le sedi dei collegi paese per paese, frazione per frazione.

Amici lettori, ho deciso di ascoltare il vostro consiglio. Di candidarmi. Di mettermi in discussione ancora una volta. Tra poco sarà il momento delle candidature nei vari collegi. Aspetto i vostri suggerimenti, i consigli, le proposte, le indicazioni e le imbeccate. Insieme, per un percorso comune, come abbiamo fatto in questi anni. Grazie! Vostro Luigi Palamara

 redazione@approdonews.it