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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Loredana Martori, da San Giorgio Morgeto a Masterchef Intervista alla telentuosa chef

Loredana Martori, da San Giorgio Morgeto a Masterchef Intervista alla telentuosa chef
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di Diego Licopoli

A colloquio con Loredana Martori, originaria di San Giorgio Morgeto, che ha partecipato all’ultima edizione di Masterchef, classificandosi tra i primi cinque sfidanti. Un talento innato ed una passione autentica per la cucina contraddistinguono Loredana, una semplice e genuina donna calabrese che è riuscita ad affermarsi a grandi livelli e portare il buon nome della Calabria sino ai grandi spalti della cucina italiana. La cucina di Masterchef, infatti è un gruppo molto ristretto, riservato ai pochi eletti i quali riescono ad affermarsi costantemente a suon di piatti e di ricette eccellenti, tra cui sono risaltate proprio quelle di Loredana, che al cospetto di chef di prim’ordine quali Cracco, Canavacciuolo e Barbieri, ha  saputo mostrarsi all’altezza della situazione, raggiungendo comunque un grandissimo traguardo.

Partiamo dall’inizio, quando e nata la tua passione x la cucina?

La passione per la cucina nasce da quando ho memoria. Sono una golosa, curiosa e sempre attenta a ciò che mi circonda. Da bambina, non avendo nessun esempio in famiglia, mi arrampicavo sugli alberi, andavo fra i campi, alla ricerca di materie prime… poi tornavo a casa e sperimentavo unioni strane  Poi, mi ricordavo di qualche dolce che avevo mangiato chissà dove e cercavo di riprodurlo ovviamente inutilmente. La sperimentazione è sempre stata per me fonte di divertimento.

La cucina di Masterchef è un traguardo molto ambizioso. Com’ è stato cucinare per grandissimi chef del calibro di Canavacciuolo, Barbieri e Cracco?

Per me che ho sempre seguito Masterchef, poter entrarvi e farne parte è stato come vivere un sogno ad occhi aperti. Quello che più in assoluto volevo era farmi giudicare da chef del loro calibro.
È stato un onore, un regalo della vita. Ricordo un giorno, durante una mistery box, Cracco che mi spiegava col suo aplombe, come aprire un’ostrica senza farsi male mantenendo l’acqua di governo…. devo dire che a sera ho pianto per la gioia.

Durante la competizione hai cucinato degli ottimi piatti che hanno ricevuto critiche molto positive. Qual è stato il piatto che ti ha rappresentato e ti rappresenta di più?

In ogni mio piatto ci ho sempre messo tutta me stessa: testa, cuore, ricordi ancestrali, amore. Ma il piatto che credo mi rappresenti davvero è l’acqua di plancton: ardito, poetico, rispettoso e con un’intenzione forte, ovvero quella di osare; chi osa rischia di cadere, ma rischia anche di crescere.

L’eliminazione è stata un boccone molto amaro. Tuttavia sei arrivata tra i primi cinque e sei uscita per la zuppa di pesce. Ti senti comunque orgogliosa di questo traguardo?

La mia intenzione, il mio desiderio è stato sempre quello di rimanere fino alla fine, per continuare a farmi giudicare dai 4 giudici. Per me la vittoria sarebbe stata quella. Poi vincere sarebbe stata la ciliegina ma non il traguardo. Credo che vinca chi non cede a compromessi, chi porta avanti la propria persona senza censure, chi lotta, chi ama. Posso dire di non aver nessun rammarico in merito ad ognuna di queste prerogative. Perciò posso ritenermi orgogliosa del percorso fatto.

Che ne pensi di Valerio, il vincitore?

Valerio è il mio piccolo drago. L”ho adorato dal primo giorno. Sempre vicini e, come una mamma, sono stata e lo sono orgogliosa di lui, della sua grande passione, del suo essere libero e attento e con una passione smodata per la cucina.

Parliamo del tuo futuro professionale. Ti vedi ancora in cucina?

La cucina fa parte di me. Quando non sto cucinando sto senz’altro pensando alla cucina, a qualche piatto, a un’idea. Non può non fare parte della mia vita. È essa stessa la mia vita.  Credo che la cucina sia la madre di tutte le arti. Amo la cucina come il pittore ama i suoi colori, come una madre i propri figli. Non posso farne a meno. Ci sono vari progetti in ballo, fra i quali un libro che sarà una sorta di libretto delle istruzioni adatto a chiunque voglia cimentarsi. Ma il mio grande desiderio sarebbe quello di avere una cucina tutta mia; se qualche imprenditore mi proponesse un business credo che mi ci butterei a capofitto anche lontano dalla mia terra, per poter esprimere tutto quello che ho dentro e che continuo a coltivare e a far crescere.