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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Livorno, convegno “Dalla scissione comunista all’unione per il Socialismo nel XXI secolo”

Livorno, convegno “Dalla scissione comunista all’unione per il Socialismo nel XXI secolo”

Intervento di Carmelo Giuseppe Nucera 

Livorno, convegno “Dalla scissione comunista all’unione per il Socialismo nel XXI secolo” 

Intervento di Carmelo Giuseppe Nucera

 

 

Care Compagne ,Cari Compagni,

 

Un forte ringraziamento a quanti ,in primis i Compagni di Livorno,ci hanno dato la possibilità, in questo luogo della memoria, per scambiare le nostre riflessioni a 90 anni da quegli avvenimenti.

La vecchia contrapposizione fra Comunisti e Socialisti, fra Riformisti e Rivoluzionari, oggi non ha senso: E’ urgente che tra le diverse anime e tradizioni della sinistra si costruisca una sorta di “nuovo patto identitario” che possa delineare il profilo della Nuova Sinistra del XXI secolo.

Il Socialismo Europeo non è al tramonto:deve fare meglio.

In Italia è la sinistra che è stata rasa al suolo! (forse perché ha rinunciato al Socialismo) Oggi molti compagni di spessore intellettuale quali: Macaluso, Vendola, Tamburrano, Ruffolo, Turci, provenienti dal Pci/DS/SD/SEL, non hanno difficoltà nel riconoscersi nella cultura del Socialismo Democratico. Quindi, l’affermazione dell’identità socialista è un’idea che può accomunare tutti e non è punitiva per nessuno.

”,. E’ arrivato il tempo per la costruzione, in Italia, di una Nuova Sinistra, collegata ai valori del Socialismo Europeo che non si piega ai potenti, che difende la dignità del lavoro che difende la democrazia.

Vendola si pone l’obiettivo della scomposizione e ricomposizione della Sinistra. E questa linea deve essere la linea dei Socialisti in qualunque posto operano.

Il PSI deve contribuire alla costruzione di un nuovo soggetto della Sinistra; vorrei ricordare le parole di Vendola “Oggi non siamo al punto di arrivo, ma al punto di partenza, oggi abbiamo piantato un seme…”. La nostra bussola è il Socialismo. Se questa linea è vera io ,Socialista, tutti i socialisti dovrebbero sostenerla.

Mirafiori ha smentito che gli operai si sono imborghesiti e non credono più a niente, che votano lega o stanno a casa; a Mirafiori una parte ha votato sotto il ricatto del pane, l’altra parte ha votato per difendere la dignità della persona. E.. se ci sono ancora operai pronti alla fame per difendere la libertà, allora non tutto è perduto!

E’ quanto ha affermato Peppino Tamburrano, presidente della Fondazione Nenni.

E a proposito di Nenni vorrei rilevare che nelle celebrazioni della sua nascita il PSI non ha dato il risalto dovuto. Nenni amava dire che “IL SOCIALISMO SERVE PER PORTARE AVANTI CHI E’ RIMASTO INDIETRO” penso che non c’è un altro modo semplice per sintetizzare la funzione del Socialismo..

Il voto a Mirafiori è una vittoria politica che la sinistra non ha fatto nulla per meritare. Lo ha affermato Franco Bartolomei della Direzione del PSI ed io sono molto d’accordo.

L’alta percentuale dei NO espressi dai lavoratori FIAT in presenza di un forte condizionamento psicologico, rappresenta un segnale di contrapposizione al tentativo della destra di modificare i rapporti sociali e le relazioni sociali con atti di imperio.

Per la sinistra questo voto rappresenta un’occasione per avviare finalmente una riflessione critica che deve portare alla rifondazione di una nuova forza unitaria della Sinistra.

Quello che non si può accettare è di prevedere obblighi per una parte dei lavoratori, come la clausola di responsabilità in materia di scioperi o il maggior gravame sulle condizioni di lavoro, senza alcun obbligo per l’azienda che non deve neanche esplicitare il piano industriale.

Il Piano Industriale Fiat sembra un segreto militare! Il governo assente e inconcludente senza una politica industriale; Il Sindacato deve sedersi attorno ad un tavolo!Deve riprendere il cammino dell’unità i Socialisti sono sempre stati sensibili ai temi dell’unità dei lavoratori.

A Livorno nel suo Turati predisse  Che : ““E’ L’AZIONE LA GRANDE PACIFICATRICE, LA GRANDE UNIFICATRICE, ESSA CREA L’UNITA’ DI FATTO CHE NON TROVIAMO NELLE FORMULE”.

Faccio alcuni esempi dove vedo l’impegno della Nuova Sinistra che vogliamo costruire: La ‘Ndrangheta,La Calabria, I Giovani la Questione Meridionale, Il Mediterraneo.

 

La Calabria è soffocata dalla ‘ndrangheta e dai suoi complici annidati negli apparati pubblici e privati, nelle istituzioni e se questa mala pianta non verrà estirpata non ci sarà un futuro per i giovani che hanno diritto ad un’altra Calabria, normale, civile e democratica. Per questo bisogna sottrarre alla ‘ndrangheta gli spazi che le consentono di avere un ruolo preponderante nella gestione del mercato del lavoro, degli appalti , dei finanziamenti pubblici e nella devastazione del territorio.

Bisogna proteggere chi fa bene il proprio lavoro nel rispetto della legalità.

 

Forse, i giovani calabresi sono  la prima generazione della storia della repubblica che non hanno un progetto di futuro; le precedenti generazioni, anche nel dopoguerra, coltivavano la speranza di cambiamento lontani dalla rassegnazione e sempre in cerca di una via d’uscita.

Oggi in ogni famiglia, nel Sud in particolare, l’assillo principale è il futuro dei figli; l’emigrazione per un giovane del Sud, non è più una sicura soluzione, poiché il problema della inoccupazione investe il Paese. Uno studio della CGIL fa una radiografia seria della condizione di oltre mezzo milione di giovani calabresi tra i 15 ed i 35 anni, ed oltre il 38% sarebbe disposto ad andare via se potesse. Emerge con chiarezza che la disoccupazione produce un esercito di persone che non sono in grado di progettare una vita propria, di provvedere ad un acquisto importante, di accedere ad un mutuo. Il lavoro è la preoccupazione maggiore.

Vi è, inoltre, la convinzione che per ottenere un lavoro non è premiato né il merito né la necessità; prevalgono, invece, i criteri dell’amicizia, della raccomandazione, della politica e della malavita organizzata. Il rifiuto della politica è generalizzato, così come la partecipazione; d’altro canto non c’è nessuno che promuove una partecipazione attiva dei giovani. A chi muove le fila della politica fa sicuramente più comodo che essi rimangano così come sono senza disturbare il manovratore.

La Politica dei Partiti si presenta con doppi e tripli incarichi elettorali, Deputati e Senatori nominati dal capo. E’ Estremamente importante che un sindacato come la CGIL, che tanti vorrebbero mettere all’angolo, trovi la forza per porre la questione che tocca anche la responsabilità del Sindacato; la speranza è che “il problema dei giovani” diventi contagiosa per partiti e istituzioni e che ” diventi farina per costruire il pane del futuro che ai giovani è stato rubato”.

Colgo l’occasione per denunciare il “Federalismo in Salsa Calabrese” quale

la legge sulla cumulabilità degli incarichi collegata alla finanziaria della Regione Calabria,(Il Consigliere Regionale può cumulare l’incarico con il ruolo di Sindaco, o di Presidente di Provincia o di Assessore Le Forze Politiche che hanno un briciolo di buonsenso   chiedano formalmente al governo di impugnare il provvedimento legislativo approvato dal Consiglio Regionale, perché palesemente incostituzionale che non trova condivisione nella maggioranza dei cittadini calabresi. E  nello stesso tempo di fermare il Progetto di Legge Elettorale del Governatore della Calabria abolendo le preferenze.

Nel 1861 il mezzogiorno d’Italia restava sconosciuto alla gran parte dei governanti che si affidavano al Gen. Cialdini e alle sue cruenti rappresaglie degli “Emigranti/Briganti, mentre era necessario conoscere la realtà del mezzogiorno. In questo clima nascono le grandi inchieste Leopoldo Franchetti, Sidney Sonnino che fecero chiarezza sulle condizioni di vita e sulla struttura economica del Sud. Franchetti , vostro concittadino di Livorno, spiegava il brigantaggio: “la vita dei contadini è tale che fare il brigante è un miglioramento piuttosto che un peggioramento della loro condizione”.

Umberto Zanotti Bianco,Leopoldo Franchetti,Pasquale Villari, Salvemini, tutti studiosi e politici “ Meridionalisti alcuni non Meridionali”, che per primi richiamarono l’attenzione dell’opinione pubblica sulla complessa problematica di rilevanza nazionale, costituita dalle condizioni di particolare arretratezza economica, sociale del Mezzogiorno che fu definita “Questione Meridionale”. L’Italia scopre la miseria della realtà del Sud in occasione del terremoto  di Messina e di Reggio Calabria del 1908  con oltre 100 mila morti; è in questo contesto che nel primo decennio del novecento nasce l’ANIMI: Ass. Naz. Per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia

 

per opera di Umberto zanotti Bianco sceso al Sud con Giovanni Malvezzi su impulso di Antonio Fogazzaro ( Tommaso Scotti, Bonaldo, Stringher, Giuseppina La maire, Santillana)e tanti altri

La speranza di Salvemini di legare le aspettative del Sud con il Socialismo e di  Gramsci per un’alleanza tra gli operai del nord e i contadini del Sud, non si è realizzata.rimane un serio obiettivo per la Nuova Sinistra.

Concludo ricordando un discorso di Pertini

“Io sono orgoglioso di essere cittadino italiano, ma mi sento anche cittadino del mondo, perciò, quando un uomo in un angolo della terra lotta per la sua libertà ed è perseguitato perchè vuole restare un uomo libero, Io sono al suo fianco con tutta la mia solidarietà di cittadino del mondo”.

In questi giorni non ho sentito la solidarietà dell’Europa, non ho sentito la solidarietà del PSE verso le popolazioni della costa  Sud del Mediterraneo che lottano contro le dittature, per le libertà anzi i Governi dell’Europa compresa l’Italia  con quelle odiose dittature ,hanno rapporti di affari.

Il Mare Mediterraneo nel silenzio del mondo civile sta diventando un grande cimitero

La nuova forza della Sinistra in Italia dia l’attenzione all’Area e ai popoli del Mediterraneo e il ruolo che esso merita.

Ritornando nei nostri territori, riapriamo la discussione sui temi che qui abbiamo trattato, mettiamo insieme le Forze che si richiamano ai valori del Socialismo, il Paese , il Popolo ha bisogno della bussola che la sinistra unita deve dare.

Carmelo Giuseppe Nucera