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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute Quattordici comunicati lanciati per lotti di minestrone surgelato Findus

Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute Quattordici comunicati lanciati per lotti di minestrone surgelato Findus
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Come già anticipato per primo in Italia dallo “Sportello dei
Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, anche il Ministero
della Salute rilancia l’allerta alimentare che ha coinvolto diversi
lotti di minestrone surgelato del colosso alimentare “FINDUS”,per la
potenziale contaminazione da Listeria monocytogenes. Anche questa
volta un’ allerta alimentare che si pensava circoscritta ad altri
paesi della UE,purtroppo coinvolge pure l’Italia che con inspiegabile
ritardo cerca di sopperire all’ennesimo allarme per la tutela della
sicurezza alimentare attraverso 14 comunicati diramati di domenica.
Tale inerzia,ci ricorda la recente vicenda delle uova al”Fipronil” che
la nostra associazione per prima aveva ritenuto sollevare per la
fondata preoccupazione, dapprima smentita proprio dal Ministero della
Salute nostrano, che si era in realtà rilevata fondata, costringendo
lo stesso dicastero a tornare sui suoi passi ed ad ordinare attraverso
l’autorità sanitarie una miriade di sequestri. Come si legge nei 14
comunicati pubblicati oggi domenica 8 luglio sul sito del dicastero, i
prodotti in questione sono Minestrone Tradizione 1 KG (lotto L7311,
L7251, L7308, L7310, L7334); Minestrone Tradizione 400g (L7327, L7326,
L7304 e L7303); Minestrone Leggermente Sapori Orientali 600g (L7257,
L7292, L7318, L8011) e per ultimo Minestrone Leggeramente Bontà di
semi 600g (L7306). Il minestrone surgelato richiamato è stato
prodotto da C.S.I. Compagnia Surgelati Italiana Spa via Caterina
Troiani n 7 nello stabilimento di via Appia km 55,300 Città Cisterna
Di Latina per FINDUS. La listeria monocytogenes è un batterio che
può facilmente entrare a contatto con ortaggi e verdure, così come
può infettare gli animali attraverso la sua ingestione. Gli alimenti
a rischio contaminazione devono essere portati ad alte temperature
alle quali il batterio non sopravvive. A scopo precauzionale e al fine
di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]”, raccomanda a coloro che
hanno acquistato il prodotto medesimo lotto di appartenenza, di NON
consumarlo! Nel caso il prodotto sia stato consumato da DONNE IN
GRAVIDANZA si consiglia di consultare immediatamente un medico!”. In
ogni caso ci auguriamo che d’ora in poi il nostro Ministero della
salute possa attivarsi con la solerzia necessaria quando si presentano
casi analoghi, perchè anche poche ore di ritardo nella comunicazione
delle allerte alimentari possono causare conseguenze pregiudizievoli
sulla platea dei consumatori.