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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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L’Ente non dimostra l’autorizzazione dell’ausiliario a contestare l’infrazione, multa da annullare

L’Ente non dimostra l’autorizzazione dell’ausiliario a contestare l’infrazione, multa da annullare
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Va annullato il verbale elevato sulle strisce blu senza l’esposizione del titolo
di pagamento se a contestare l’infrazione è un ausiliario del traffico non abilitato.
Di fronte alla contestazione del trasgressore è all’ente che tocca provare, nel
giudizio di opposizione al verbale di accertamento, la dimostrazione della legittimità
della nomina. Lo “Sportello dei Diritti” si era già interessato alla questione
evidenziando l’interessante ordinanza 22867/14, pubblicata il 28 ottobre dalla
sesta sezione civile della Cassazione. Con sentenza n. 675/14 dell’11 novembre
2014 il Giudice di Pace di Bisceglie ha accolto un ricorso predisposto dal referente
dello “Sportello dei Diritti” della BAT dott. Giuseppe Papagni, avverso un’ordinanza
di ingiunzione prefettizia in cui, tra gli altri motivi, era stata eccepita la carenza
legittimazione dell’ausiliario del traffico ad elevare sanzioni.In particolare
l’automobilista, in prima istanza, aveva proposto ricorso al Prefetto rilevando
la mancanza dell’autorizzazione sindacale dell’ausiliario per la contestazione
dell’infrazione.La Prefettura BAT rigettava il ricorso e, pertanto, l’automobilista
difeso dal legale dello Sportello dei Diritti, impugnava il provvedimento prefettizio
dinanzi al Giudice di Pace di Bisceglie.Come rilevato dal Giudice di Pace nella citata
sentenza ed accogliendo le tesi del ricorrente /“..spetta all’autorità che ha
emesso il provvedimento di dimostrare gli elementi costitutivi della pretesa avanzata
nei confronti dell’intimato, mentre resta a carico di quest’ultimo la dimostrazione
di eventuali fatti impeditivi o estintivi […] Ebbene, nel caso in esame, l’ente
opposto non si è costituito in giudizio senza nulla dedurre in ordine alle eccezioni
da parte opponente/”.Il Giudice di Pace di Bisceglie ha accolto il ricorso condannando
la Prefettura BAT a rifondere le spese di giudizio.A parere del presidente dello
Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti [3]” la sentenza, nel
pieno rispetto del recentissimo orientamento della Cassazione, garantisce la legittimità
della sanzione amministrativa contrastando l’indiscriminato proliferare dei parcheggi
a pagamento da cui scaturiscono sanzioni del codice della strada, sempre più spesso
annullate dai Giudici di Pace in presenza di difetti di legittimità.