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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Lazzaro (RC), incendio cabina Enel Ha avuto delle proporzioni ridotte produce grossi danni alla salute dell’uomo e all’ambiente

Lazzaro (RC), incendio cabina Enel Ha avuto delle proporzioni ridotte produce grossi danni alla salute dell’uomo e all’ambiente
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Intorno alle ore 11 dello scorso 17 ottobre transitando sulla SS 106 notavo del fumo e delle fiamme che si sprigionavano dall’interno della cabina Enel dismessa situata sul demanio fluviale a pochi metri della Strada Statale, in stato di completo abbandono e di forte degrado che minaccia rovina, oggetto di varie denunce inviate dalla scrivente associazione a far data luglio 2015 all’Enel, al Comune di Motta SG e alla locale polizia municipale.
Già a distanza si percepiva il caratteristico odore di materiale plastico bruciato. Le fiamme ancora attive bruciavano i rifiuti sparsi nell’area antistante lato mare e all’interno della struttura edilizia, tra cui del materiale plastico situato sulla parete lato mare sovrastante la porta di accesso e quello che si trovava insieme ad altri rifiuti all’interno della struttura. Rifiuti che non si era provveduto ad avviare in discarica autorizzata nonostante la presenza fosse stata segnalata dalla scrivente associazione nel contesto delle denunce sulla situazione di degrado e di rovina che ancora oggi minaccia la struttura. Le fiamme avevano interessato anche l’area monte ove a ridosso della parete insistono due maestosi alberi.
Sono intervenuti un operaio del Comune di Motta SG e un agente della locale polizia municipale e personale dei Vigili del Fuoco che provvedeva a spegnere l’incendio e a delimitare l’area con del nastro segnaletico bianco rosso. A seguito delle succitate segnalazioni in data 1 dicembre 2016 è stata emessa dal Sindaco del tempo del Comune di Motta SG l’Ordinanza contingibile e urgente di messa in sicurezza della struttura in questione, alla quale ha fatto seguito una ulteriore Ordinanza emessa per mancanza di notifica all’Ente competente A tutt’oggi si registra la mancata esecuzione del provvedimento e il perdurare del pericolo per la incolumità dei passanti.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”