Lavori VI Commissione: fondi comunitari
redazione | Il 30, Giu 2011
Le critiche di De Masi (Idv) e Maiolo
Lavori VI Commissione: fondi comunitari
Le critiche di De Masi (Idv) e Maiolo
“Ho sollevato delle riserve e delle autentiche contrarietà circa l’atteggiamento che ha assunto la Giunta regionale e in particolare il Presidente, che, anziché preoccuparsi di verificare l’attendibilità della nota del dott. Hann della Commissione Europea che censura l’attività dell’Esecutivo in merito alle politiche comunitarie e fa presente che la spesa è ferma, compie delle allusioni francamente malevole e del tutto irreali nel senso che attribuisce al centrosinistra l’ispirazione della lettera di Hann”. E’ quanto afferma in merito ai lavori della VI Commissione, il presidente del gruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale, Emilio De Masi che aggiunge “E’ quasi tragicomica la situazione. In realtà, c’è la credibilità che deriva dal ruolo che svolge il dott. Hann il quale ha messo in luce che, sul piano della spesa degli investimenti comunitari, è praticamente tutto fermo, a dispetto di quanto affermano Scopelliti ed in particolare l’assessore Mancini che, in sede di Consiglio regionale, ha svolto una relazione, alla luce dei fatti, senza alcun fondamento”.
“Così come ha fatto l’on. Maiolo in sede di Commissione – sottolinea De Masi – ho sollecitato l’organismo consiliare ad assumere un atteggiamento risoluto rispetto alla vicenda in modo da riappropriarci del nostro ruolo istituzionale. La spesa comunitaria è decisiva per il futuro della nostra regione, quindi dividerci sulla base di atteggiamenti pretestuosi del Presidente, inficia la dignità istituzionale e funzionale della Commissione e soprattutto rischia di compromettere le tante aspettative dei calabresi”.
“C’e’ un limite a tutto! Che Scopelliti e la sua giunta abbiano deciso di non seguire il metodo del confronto sulla programmazione e gestione dei Fondi Comunitari, interrompendo la nostra tradizione che ha portato all’approvazione all’unanimità di tutti gli atti di programmazione e gestione, e’ una scelta politica, secondo noi inopportuna, e ne prendiamo atto. Che Scopelliti e la sua giunta disattendano la legge comunitaria regionale, che dopo 14 mesi non c’e’ traccia di lavoro comune con la giunta in Commissione Consiliare, mortificando il ruolo e le funzioni dei consiglieri, da parte nostra e’ inaccettabile, ma immaginiamo che cio’ ponga anche un problema ai consiglieri di maggioranza”.
E’ quanto afferma Mario Maiolo in una nota, che continua: “Le informazioni ufficiali e lo stesso andamento dei lavori del Comitato di Sorveglianza del FESR, al quale non vengono invitati i componenti della commissione consiliare, in controtendenza rispetto al nostro modus operandi, sono ormai affidate al “si dice”, poiche’ non c’e’ certezza di nulla se paragoniamo i dati della Regione con i dati ministeriali. Scopelliti e la sua giunta osano di più’, accusano sostanzialmente di falsita’ il Commissario Hahn, il quale avrebbe inviato una lettera scritta sotto dettatura non dagli uffici della Commissione Europea, dai contenuti preoccupanti per l’andamento della gestione dei fondi UE. Noi rispettiamo e crediamo nella qualita’ del lavoro delle Istituzioni comunitarie sempre e comunque, coerentemente oggi e anche quando non furono teneri con il nostro lavoro dovendosi poi ricredere per i risultati raggiunti. Scopelliti se non condivide la lettera di Hahn, se la ritiene offensiva e ha qualcosa da dire vada a Bruxelles e a muso duro faccia valere i diritti della Calabria.
Se ritiene di non farlo renda consapevole la Commissione Consiliare dello stato reale delle cose in modo da poter svolgere il ruolo che la legge le assegna. Noi proponiamo al Presidente Scopelliti di invitare il Commissario Hahn in Calabria, perche’ il nostro obiettivo e’ non perdere la credibilita’ che la Regione Calabria aveva faticosamente conquistato agli occhi della Commissione Europea, e ancor di più’ non aprire conflittualità, ma piuttosto garantire il buon andamento della realizzazione dei programmi e la qualità della spesa scongiurando il disimpegno automatico. Se ci sarà confronto siamo pronti a collaborare e fare la nostra parte, altrimenti non assumeremo alcuna corresponsabilità su una conduzione non condivisibile nel metodo e nelle azioni”.
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