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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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L’Austria lancia l’allerta contro i raccoglitori di funghi italiani La chiamano «mafia dei funghi» italiana. Interi gruppi molto organizzati arriverebbero in Austria per raccoglierne senza rispettare il limite dei 2 chili, in particolare in Tirolo. Lo “Sportello dei Diritti”: al di là dei soliti luoghi comuni contro gli italiani è bene sapere che si rischiano multe fino a 25mila euro

L’Austria lancia l’allerta contro i raccoglitori di funghi italiani La chiamano «mafia dei funghi» italiana. Interi gruppi molto organizzati arriverebbero in Austria per raccoglierne senza rispettare il limite dei 2 chili, in particolare in Tirolo. Lo “Sportello dei Diritti”: al di là dei soliti luoghi comuni contro gli italiani è bene sapere che si rischiano multe fino a 25mila euro
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Non basta l’emergenza migranti con l’Austria più volte dichiaratasi pronta a
schierare non solo l’esercito, ma anche i mezzi corazzati al confine con l’Italia,
ora arriva anche la “paura” dei raccoglitori di funghi italiani, che secondo
la stampa d’Oltralpe, organizzati in gruppi, muniti di essiccatore e macchina per
sottovuoto, saccheggerebbero i boschi del Tirolo austriaco in cerca di porcini e
gallinacci. La “Tiroler Tageszeitung” ha lanciato addirittura in prima pagina l’allarme
di quella che viene definita senza mezze parole come la «mafia dei funghi». Secondo
il giornale, i “fungiàtt” professionisti arrivano in gruppi dall’Italia. Nella zona
di confine prenderebbero in affitto degli appartamenti, dove verrebbe allestito un
vero e proprio laboratorio per la lavorazione e il confezionamento dei funghi. Ignorando
il limite di raccolta di due chili a persona al giorno, verrebbero ripuliti interi
boschi, spesso con metodi di raccolta illegali, ad esempio con rastrelli. La ragione
è dovuta alla facilità di guadagni per i prezzi elevati dei porcini nel Nostro
Paese. L’anno scorso, ha evidenziato il giornale tirolese, un automobilista italiano
è stato sorpreso con 26 chili di funghi. Al di là dei soliti luoghi comuni che
vanno a colpire gli italiani, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti”, è bene ricordare ai nostri connazionali che valicano più o
meno abitualmente il confine per svolgere questa redditizia attività, che le autorità
austriache possono elevare multe fino a 25.000 euro.