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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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L’aroma della birra si deve ai moscerini Secondo uno studio il profumo del lievito li attrae

L’aroma della birra si deve ai moscerini Secondo uno studio il profumo del lievito li attrae
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Uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports ha svelato che è grazie ai moscerini
se la birra ha un gradevole aroma fruttato. Il profumo viene infatti prodotto appositamente
per loro dal lievito, che in questo modo cerca di attirare gli insetti per farsi
dare un passaggio e diffondere più facilmente le sue cellule nell’ambiente. La scoperto
è stata fatta da un team di ricercatori dell’università belga di Lovanio guidati
dal genetista Kevin Verstrepen, che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti”, riporta.”Due specie apparentemente così lontane, il lievito
e il moscerino della frutta, hanno sviluppato una complessa simbiosi basata sugli
odori”, spiega Verstrepen. “I moscerini si nutrono di lievito e il lievito trae vantaggio
dagli spostamenti dei moscerini”.Questa idea ronzava da alcuni anni nella testa di
Verstrepen, quando ancora studente lavorava sul ruolo del lievito S. cerevisiae nella
fermentazione di birra e vino. Già allora aveva scoperto che il lievito è in grado
di produrre molecole che mimano l’aroma della frutta matura: dietro a questa attività
c’è un gene ‘profumiere, chiamato ATF1. Fu poi un innocuo incidente in laboratorio
a svelare il significato di questi messaggi odorosi.”Una volta, rientrando in laboratorio
dopo il weekend – ricorda il ricercatore – trovai una beuta con una coltura di lievito
particolarmente odorosa, infestata dai moscerini che erano scappati dal vicino laboratorio
di genetica, mentre un’altra beuta contenente un lievito privato del gene per la
produzione dell’aroma non conteneva alcun moscerino”.Dopo 15 anni, grazie al supporto
di un’equipe di neurobiologi, Verstrepen è riuscito a dimostrare che il cervello
del moscerino reagisce in modo diverso alla vista del lievito a seconda che sia presente
o assente il gene ATF1. “C’è ancora molto da imparare sul mutualismo tra microbi
e insetti”, afferma il ricercatore Luis Franco. “Parte di quello che abbiamo scoperto
– aggiunge – potrà avere importanti implicazioni sia in agricoltura che in medicina:
non dimentichiamo che gli insetti possono trasportare microbi pericolosi per la salute”.