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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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“Lamezia rimane la città della malattia” Salvatore De Biase analizza e critica i provvedimenti del commissario alla sanità Scura

“Lamezia rimane la città della malattia” Salvatore De Biase analizza e critica i provvedimenti del commissario alla sanità Scura
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Alla luce dei tanti accadimenti che investono la sanità calabrese, dove il Commissario SCURA strizza, salassa ed impoverisce qua e la sanità, favorendo purtroppo l’emigrazione di tutti i Calabresi, potremmo oramai dire che Catanzaro è la città della salute, e  di contro Lamezia non può che essere e rimanere città della malattia.

E non si racconti la favola del presunto dissenso del Governatore Oliverio, soprattutto dopo aver considerato l’ultima uscita che vede la realizzazione del progetto della “Dulbecco accorpando il Pugliese Ciaccio con il Mater Domini”, e quindi pronti 700 posti letto, che richiamano gli attuali tre plessi:

  • quello del Policlinico Universitario,
  • quello del “Pugliese”
  • e quello del “Ciaccio”.

Si badi, ognuno con le sue specifiche competenze, che assorbiranno nella stessa area Tecnologie, Risorse, Specialistiche, Richiamo di utenza, Centralità sanitaria, nuovi PRONTO SOCCORSI.

In una sola e ultima parola, la penalizzazione di Lamezia, la quale sarà costretta ad emigrare da quella parte di territorio.

Tutto questo veniva dal sottoscritto anticipato nel mese di Luglio del 2015, offrendo ai tanti lametini uno spaccato reale evidentemente non creduto e la base della protesta era e rimane: noi dobbiamo ambire per far parte di un bacino di utenza unico (tra Asp- di CZ; il Pugliese; Università; il Ciaccio), non separati, e nell’ambito totale delle funzioni, diversificare le aree specialistiche, INVESTENDO SU LAMEZIA .

E nessuno storca il naso, perché, a sostegno di quanto evidenziato, si può citare  anche e per esempio la determina n. 3966 del 22 agosto 2016, approvata dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, attinente a un progetto preliminare per il recupero dell’ex ospedale civile di Catanzaro in adesione ad una delibera del comune di Catanzaro per partecipare al bando pubblico nazionale per la riqualificazione urbana. L’immobile in oggetto verrà utilizzato come “CENTRO DI ATTRAZIONE NELL’OTTICA DI CATANZARO CITTÀ DELLA SALUTE.”

Poiché si tratta della opportunità di recuperare l’immobile di proprietà dell’ASP con finanziamenti nazionali, l’obiettivo è sicuramente meritorio e un apprezzamento in tal senso fa fatto all’Arch. Carlo Nisticò, direttore U.O. Gestione attività tecniche dell’ASP.

Un benevolo sorriso mi sia tuttavia concesso sull’utilizzo dello stesso come “centro di attrazione”. Cosa significa poi in concreto “Catanzaro città della salute?” E per contraltare Lamezia (prosciugate anche le terme…) potrebbe essere definita “città della malattia”?

Ci auspichiamo che, con la medesima attenzione, possano essere trovate altre forme di finanziamento per la riqualificazione degli immobili presenti sul territorio lametino, come ad esempio l’ex ospedale di Colle Sant’Antonio, l’ex Saub di Piazza Borelli e l’ex sede del servizio veterinario di via Salvatore Miceli.

Salvatore De Biase

Capogruppo di Calabria al Centro in seno al Consiglio Comunale di Lamezia Terme