Domani, come sempre, anche noi Giovani Democratici lametini prenderemo parte alla manifestazione in difesa dell’ospedale e in tutela del diritto alla salute. Fa piacere vedere che da più parti si fa appello all’unità e alla lotta senza colore politico. Questo è stato sempre il nostro punto cardine perché specie sul tema sanitario deve essere così. Peccato però che fino ad oggi nei fatti non sia stato così per diverse parti politiche. Ci chiediamo, infatti, dov’erano questi signori quando c’era davvero il bisogno di protestare: per citare una occasione su tutte, ricordiamo quando insieme al comitato “Salviamo la Sanità Lametina”, all’associazione “Quartiere Capizzaglie” e ad un nutrito gruppo di cittadini, abbiamo atteso fuori dal nostro nosocomio il Ministro della Sanità Lorenzin (massima responsabile del settore) per riportarle le problematiche ed avere un confronto. Oppure quando, più recentemente, lo stesso Commissario Scura fece visita al nostro Ospedale ed in rappresentanza dei Parlamentari lametini era presente solo l’inossidabile Sebastiano Barbanti al quale va il mio plauso e la mia ammirazione per il dialogo prezioso e non di facciata portato avanti con l’Ing. Scura per far entrare il “Giovanni Paolo II” nel circuito sanitario che nascerà denominato “Renato Dulbecco”. E si potrebbe andare avanti con numerosi esempi. Vogliamo ricordare tutto ciò non per alimentare polemiche ma per auspicare che veramente la manifestazione di Sabato serva a tutti noi, cittadini lametini, senza colore politico, a gridare a gran voce la necessità che l’Ospedale Giovanni Paolo II continui ad essere operativo ma soprattutto efficiente ed efficace dato il vasto bacino di utenza che si trova a servire e cioè circa 150.000 persone di tutto l’hinterland che senza l’ospedale in questione si ritroverebbero, in caso di necessità, in mezzo al deserto.

Antonio Gatto
Segr. GD Lamezia Terme