La “rivoluzione culturale” della Calabria parte dalle scuole
redazione | Il 25, Lug 2014
L’occasione per portare negli istituti scolastici della Calabria il valore aggiunto della lettura lo offre anche quest’anno la Regione Calabria attraverso il progetto “Gutenberg” e che ha scelto quale tema portante quello della legalità
La “rivoluzione culturale” della Calabria parte dalle scuole
L’occasione per portare negli istituti scolastici della Calabria il valore aggiunto della lettura lo offre anche quest’anno la Regione Calabria attraverso il progetto “Gutenberg” e che ha scelto quale tema portante quello della legalità
La “rivoluzione culturale” della Calabria parte dalle scuole, per insegnare agli
studenti che l’arma più potente è racchiusa dentro le pagine dei libri. L’occasione
per portare negli istituti scolastici della Calabria il valore aggiunto della lettura
lo offre anche quest’anno la Regione Calabria attraverso il progetto “Gutenberg”
e che ha scelto quale tema portante quello della legalità. Sono 50 gli istituti
superiori che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla rete Gutenberg in collaborazione
con l’Assessorato regionale alla Cultura, grazie alla quale sarà possibile per
gli studenti, leggere e studiare sui testi scritti dal magistrato Nicola Gratteri
e dal giornalista e scrittore Antonio Nicaso. L’iniziativa – che partirà a settembre,
con l’inizio dell’anno scolastico 2014/2015 – è stata presentata questa mattina
a Palmi a palazzo San Nicola, dall’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri
insieme al sindaco di
Palmi Giovanni Barone, alla dirigente scolastica del liceo classico di Catanzaro
“Galluppi” Elena De Filippis e del presidente dell’associazione Gutenberg –
Fondazione IMES di Armando Vitale. «Le scuole rappresentano un terreno fertile nel
quale far attecchire il concetto di educazione alla lettura – ha detto l’assessore
Mario Caligiuri – Abbiamo iniziato questo percorso nelle scuole due anni fa, con
l’adozione dei testi di Carmine Abate, per passare, lo scorso anno, ai testi di
Mimmo Gangemi. Da Palmi parte un importante messaggio: chi legge conosce più parole,
e chi conosce più parole ha più idee che danno la capacità di discernere il bene
dal male». La Calabria sta cambiando e lo sta facendo attraverso la cultura; prova
ne è il fatto che i dati Istat di gennaio 2014 pongono la regione non più all’ultimo
posto per propensione alla lettura (la Calabria ha superato diverse regioni meridionali
nella classifica) e addirittura ai
vertici della classifica per propensione alla lettura di e-Book, dati inimmaginabili
appena qualche anno fa. «Ringrazio l’assessore Caligiuri che ha voluto spostare
il baricentro culturale della regione a Palmi – ha aggiunto il sindaco Giovanni Barone.
Palmi è da sempre città di cultura e da essa dobbiamo ripartire per risalire la
china. La cultura – ha proseguito Barone – unita alla cultura della legalità deve
rappresentare la base per la formazione dei più giovani». Ad Armando Vitale il
compito di illustrare il progetto Gutenberg, «giunto alla XIII edizione con il fine
ben preciso di riscattare la nostra terra attraverso il libro. Al progetto hanno
aderito gli istituti scolastici di tutte e 5 le province calabresi – ha proseguito
Vitale – che hanno avuto la possibilità di conoscere autori della nostra terra spesso
ignorati o non “tutelati” per come meritavano. Noi abbiamo un debito nei confronti
di coloro che non ci sono più, di Strati
e Repaci, per citare due esempi eccellenti e dobbiamo riscattarli attraverso l’amplificazione
della cultura promossa dagli scrittori calabresi viventi». Ha concluso la conferenza
stampa la dirigente scolastica Elena De Filippis. «La scelta di Gratteri non è
casuale. È un magistrato, ed ancor prima un uomo, testimone attivo della lotta alla
mafia, condotta con una quotidianità disarmante. Leggere Gratteri è un invito agli
studenti della nostra regione affinché si riapproprino dell’utilizzo di un monosillabo
forte, “no”. No ai giovani che si lasciano assuefare alla ‘ndrangheta spicciola,
che si serve di loro per spacciare la droga, per imporsi con violenza».