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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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La Mozione Civati del Pd di Cosenza si mobilita per il cambiamento in Calabria

La Mozione Civati del Pd di Cosenza si mobilita per il cambiamento in Calabria

Sono necessarie politiche in grado di far uscire i cittadini dal dramma economico e sociale in cui versano

La Mozione Civati del Pd di Cosenza si mobilita per il cambiamento in Calabria

Sono necessarie politiche in grado di far uscire i cittadini dal dramma economico e sociale in cui versano

 

Si è riunito nei giorni scorsi, presso la Federazione del PD di Cosenza, il coordinamento provinciale della Mozione Civati. Erano presenti Peppuccio De Vuono, referente regionale di Pippo Civati e Renzo Russo, coordinatore provinciale della mozione, neo eletto in Assemblea Nazionale del PD. La discussione ha visto la partecipazione appassionata di simpatizzanti provenienti da ogni parte del territorio provinciale. Il coordinamento ha salutato favorevolmente il risultato ottenuto alle primarie dell’8 Dicembre scorso, un 10% inaspettato che ha premiato la proposta politica nazionale di Civati che è stata rafforzata dal lavoro dei tanti che si sono spesi in prima persona sul territorio. Dalle primarie di Dicembre è uscita una richiesta forte di cambiamento anche qui in Calabria. Per noi l’8 Dicembre è stato un punto di partenza. Intendiamo impegnarci, ancor di più, affinché un nuovo Pd possa prendere vita anche nella nostra regione dopo la lunga fase commissariale. È nostra intenzione, in questo senso, contribuire con grande senso di responsabilità a far nascere in Calabria un partito che presti ascolto e dialoghi costruttivamente con i cittadini. Che divenga il cuore pulsante di uno schieramento che aggreghi tutte le migliori espressioni democratiche, riformiste, cattoliche e progressiste calabresi. Il Pd che auspichiamo dovrà permettere ai suoi elettori di scegliere i propri candidati ad ogni livello attraverso le primarie e dovrà far rispettare a tutti i suoi componenti un limite di 2 mandati in modo tale da garantire un rinnovamento e un cambiamento vero della classe dirigente. Rimaniamo, quindi, sconcertati davanti ad un Pd calabrese che – rispetto ad una sfilza di sconfitte così eclatanti, che doveva indurre tutto il gruppo dirigente ad un maggiore senso di responsabilità – continua imperterrito nel logorante e deleterio scontro tra le sue correnti per la salvaguardia di postazioni. Noi chiediamo un confronto vero, approfondito e di alto profilo politico e culturale sul partito e sulla Calabria. Una discussione che deve essere svolta nelle sedi opportune a viso aperto e con regole certe. Il congresso regionale va avviato prima possibile ma, allo stesso tempo, auspichiamo una tempistica che permetta un confronto tra le proposte politiche in campo. Il Pd, che vogliamo, dunque, deve tornare ad essere il partito della partecipazione, dell’innovazione, della discussione democratica, della condivisione delle idee, del rispetto delle regole. Un partito in grado di garantire un ricambio generazionale che non generi, come spesso avviene, conflitto ma sprigioni, invece, entusiasmo e nuove energie. Il partito democratico calabrese deve divenire, quindi, un laboratorio di buona politica dove si affronti, seriamente, la questione calabrese e ponga in essere politiche in grado di far uscire i cittadini dal dramma economico e sociale in cui versano.
Il nostro impegno, quindi, sarà in questo senso. Nei prossimi giorni lavoreremo ad una piattaforma politica per disegnare un nuovo Pd calabrese. Un PD che riesca ad elaborare una proposta politica seria per la Calabria dopo il fallimento delle politiche della destra guidata da Peppe Scopelliti.