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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

Caro Antonio Marziale, “A proposito di…..minorenni ed altro”

a cura di GIUSEPPE LAROSA

La lanterna di Diogene

Caro Antonio Marziale, “A proposito di…..minorenni ed altro”

 

a cura di Giuseppe Larosa

 

Ho finito adesso di Leggere l’intervento del Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, e di getto come in una sorra di “folgorazione” passiva, e non sulla via di Damasco ma tra la “Rete”, cerco di buttare delle righe che spero non ledano la sensibilità dell’amico Antonio.
Sì, caro Antonio, “A proposito di Berlusconi…”, io invece entro nel merito della sentenza di condanna, e lo faccio con sdegno e senza pregiudizio alcuno. Ma lo faccio con lo stupore di chi ha assistito a degli “abusi di potere” del mio ex Premier, di chi sfrutta il proprio potere economico per ottenere quello che vuole, finanche minorenni. Lo faccio senza pregiudizio alcuno, specie quando noto che una terna di giudici donna che hanno emesso la sentenza hanno trasformato il reato da “concussione per costrizione e prostituzione minorile”. Per “costrizione”, non dimentichiamolo, reato che i giudici sono andati oltre la Procura dandogli un anno in più, ed andando oltre le aspettative perché richiedendo anche al pubblico ministero un’eventuale “falsa testimonianza” dei testimoni, compresi funzionari di Polizia ed un viceministro della Repubblica. Questo fa parte della “inconfutabile strategia politica-giornalistica” contro Silvio Berlusconi? O la strategia è invece quella di un uomo potente che adora circondarsi di giovani donne per le sue “soddisfazioni sessuali” e siccome tra questi ci sono anche delle minorenni, allora, a lui tutto è concesso? E qual è la strategia dell’uomo potente Berlusconi che se fosse vero quello che sospettano i giudici, abbia indotto anche alla falsa testimonianza? A quale prezzo? Questi sotterfugi (per usare un eufemismo), sempre se fossero veri, come li interpreti, caro Antonio?
Non dimentichiamo che nel 2009 con la sua famosa lettera, l’ex moglie Veronica Lario scrisse queste parole “Quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore. E tutto in nome del potere… Figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo e la notorietà…”, ed ancora, “(…) non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni”. Parole che non commento, ma che lasciano molto riflettere, non credi? C’è bisogno di arrivare oltre i confini dell’Italia per indignarsi? No. Io penso che basti restare in Italia e avere una condizione morale tale che l’indignazione verso chi sfrutta minorenni per i suoi piaceri sessuali è niente più o meno, che una malattia, ed anche questo lo aveva detto la Lario. Tralasciando poi il famoso “papi” di Noemi Letizia e le tante menzogne dette che furono oggetto delle 10 domande su Repubblica del bravo e compianto giornalista Giuseppe D’Avanzo.
E non mi dire che è “inconfutabile” anche questa? Ossia un ordito meccanismo di far scrivere questa lettera all’allora moglie per dire che suo marito era quel che poi è uscito dalle numerose carte giudiziarie, in seguito oggetto processuale e di obbligatoria azione penale che ha portato, oggi, ad una condanna a sette anni ed all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Io non sono convinto che sia solo Silvio Berlusconi a “trastullarsi”, eccerto che ci sono anche delle persone malate che vanno con minorenni. E soffrono di quella “malattia” che si chiama pedofilia, e che dovrebbe essere un reato internazionale e catalogato come un crimine contro l’umanità. Ma ciò non “giustifica” chi è stato condannato a sette anni, come non giustifica il fatto che in Italia possa esserci tra i “poteri” persone malate. Perché non parli invece di quanto accade negli ambienti cattolici, in particolare nella Città del Vaticano, di quei tanti preti pedofili che lo stesso Papa Francesco ha condannato recentemente, mentre negli anni passati sono stati tenuti gelosamente in segreto? È un crimine questo che va condannato due volte, uno per il reato stesso e l’altro per l’indegnità morale di chi rappresenta quel Dio dell’infinito indossando una “tonaca”. È di poche ore la notizia che sono stati iscritti nel registro degli indagati quattro sacerdoti, tra cui un militare che “reclutava bimbi” per “violenze sessuali” e “prostituzione minorile”.
Tu sei un cattolico praticante, io invece un laico liberale, e quindi ti dedico un passo del Vangelo secondo San Matteo, quando Gesù disse «Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare».
Anatonio, non c’è bisogno di andare oltre il nostro Paese e fare paragoni, cerchiamo invece, di mettere alla luce quello che sta nei nostri “abissi del mare” e con indignazione insieme ad una certa legge uguale per tutti, forse uno spiraglio di luce ci sarà, ma soprattutto, caro amico, come ci insegnava Kant, un cielo stellato sopra di noi.

lalanternadidiogene@approdonews.it