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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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La festa di San Giuseppe a Taurianova

La festa di San Giuseppe a Taurianova

Tante le iniziative messe in campo dalle varie componenti parrocchiali

di GIOVANNI RIGOLI

La festa di San Giuseppe a Taurianova 

Tante le iniziative messe in campo dalle varie componenti parrocchiali

 

di Giovanni Rigoli

 

 

Giuseppe, uomo giusto, patrono della Chiesa universale. In lui, tutti i cattolici fedeli di Santa Romana Chiesa, trovano la propria dimensione di esseri umani con tutti i limiti che ciò comporta nell’accettare ed avvicinarsi al mistero della Fede in Dio Padre. Nella nostra Diocesi vi è una parrocchia dedicata al culto del Santo ed è sita in Taurianova, cittadina di circa 16.000 abitanti. La Parrocchia di San Giuseppe, da sempre simbolo di umiltà e sobrietà, cresciuta con gli insegnamenti di Padre Alessandro Nardi, ha trovato in don Cosimo Furfaro un parroco ed un Pastore di immenso valore morale, umano e spirituale.

In questo Anno della Fede, la Parrocchia si è avvicinata alla festa con molta devozione e preparazione catechetica. Il parroco ha infatti organizzato diversi incontri di formazione e catechesi generale e specifica per i vari gruppi presenti (ministranti, catechiste, educatori ACR, Giovani-Giovani adulti, Corale etc). Dopo un momento difficile causato da ingerenze esterne , i veri parrocchiani, rispettando le disposizioni vescovili, si sono stretti nella preghiera intorno a Don Cosimo. La “festa” è innanzitutto motivo di raccoglimento e preghiera e successivamente (come “contorno”) di festeggiamenti civili. La novena è stata improntata su catechesi giornaliere in cui si è affrontato il tema del “senso del peccato” e sulle partecipatissime confessioni oltreché sulle “quarantore” di adorazione eucaristica. I festeggiamenti civili hanno visto protagonisti il 18 marzo i giovani ed i giovanissimi dell’Azione Cattolica Parrocchiale di una commedia dialettale (molto partecipata e gradita dal numeroso pubblico presente); ed il 19 marzo (dopo la processione) l’esibizione del gruppo “Karadros” il quale ha allietato la serata con musica etnica di elevato spessore musicale. A dare una mano al parroco in questa novena e per i tempi immediatamente successivi è stato e sarà Don Giuseppe Tripodi.

Il 19 marzo 2013 resterà pietra miliare della storia della parrocchia per una serie di ragioni: prima festa con il nuovo parroco don Cosimo; presenza di sua eccellenza monsignor Francesco Milito, vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi alla messa mattutina delle 10.30 in cui vi sono state anche le Cresime; giorno in cui Papa Francesco ha celebrato in San Pietro la sua prima messa nelle vesti di Pontefice. Al di la della descrizione cronologica degli eventi è utile richiamare l’attenzione su una analisi diretta e veritiera di ciò che i festeggiamenti hanno comportato per la parrocchia e la comunità che ne fa parte. La Chiesa (con la C maiuscola intesa come istituzione) è da sempre oggetto di critiche laiciste e qualunquiste che infondate sfociano nel falso populismo alimentato da coloro che hanno interesse a distruggere ciò che di buono si cerca di costruire sulle fondamenta cattoliche quali l’amore fraterno e la carità cristiana. E negli ultimi tempi tali critiche infondate basate sul gossip più becero e fantasioso hanno provato a scalfire (provocando l’effetto opposto grazie alla Fede cui i reali componenti sono educati) la solidità della Parrocchia San Giuseppe.

I festeggiamenti (soprattutto quelli civili) sono stati possibili grazie al contributo volontario di tutte le componenti parrocchiali. In questo caso specifico vi sono state diverse iniziative quali: raccolta popolare effettuata dai componenti del comitato feste; l’aiuto delle donne della Parrocchia che hanno cucinato ceci, si sono messe a friggere le tradizionali crespelle con acciughe e fatto dolci in casa vendendoli non per lucro personale ma per la carità parrocchiale; ed i giovani ed i giovanissimi di Azione Cattolica si sono impegnati per mesi nel realizzare gratuitamente una commedia dialettale per la serata del 18 marzo.

La festa civile è stata allietata dal complesso bandistico “Carlo Creazzo” di Cinquefrondi, dai fuochi d’artificio della ditta pirotecnica Argirò di Gioiosa Jonica e dalla illuminazione della ditta Papandrea di Riace.

Da quando si è insediato, don Cosimo Furfaro ha prospettato ai fedeli l’opportunità di progettare un Oratorio. I ricavati della festa (al netto delle spese) andranno a “finanziare” quel grande progetto di fratellanza ed inclusione sociale che è l’oratorio.

In Parrocchia (special modo da settembre ad oggi) si pensa sempre alla sobrietà ed aiutare l’altro. Prove concrete sono le collette alimentari dell’AC parrocchiale, l’operato della Caritas, e le offerte che vengono destinate ai bisognosi. Esempio di cattolicesimo è anche la vicinanza che i giovani e giovanissimi di Azione cattolica esprimono agli ammalati ed anziani della parrocchia durante le festività natalizie e pasquali visitando le loro abitazioni e lì, pregando insieme a loro. La parrocchia di San Giuseppe è una Parrocchia che fa del rispetto altrui e dell’obbedienza alle disposizioni vescovili, punto cardine dell’essere cattolici. La storia di Taurianova parla chiaro: il paese è tristemente noto alle cronache anche internazionali per eventi delittuosi di stampo mafioso. Vi è un elevato tasso di disoccupazione, sempre più sono le famiglie che non riescono a sbarcare il lunario e la microcriminalità è in aumento. In questa ottica, l’idea di fondare un Oratorio non può che essere motivo di elevato spessore sociale ed etico. L’Oratorio parrocchiale è qualcosa che permetterebbe ai tanti giovani di crescere culturalmente, sportivamente, relazionandosi con gli altri in un ambiente sicuro, all’avanguardia ed adatto ad ogni tipo di iniziativa utile a sviluppare il rispetto reciproco di ogni etnia e/o condizione sociale.

I ringraziamenti vanno a Padre Alessandro Nardi che ha saputo creare nella comunità solide basi e a sua eccellenza Rev Monsignor Francesco Milito che, illuminato dallo spirito Santo, ha scelto come guida e Pastore della parrocchia San Giuseppe, Don Cosimo Furfaro: uomo di fede ferrea, pazienza e carisma.