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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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La Corte dei Conti massacra il modello Scopelliti

La Corte dei Conti massacra il modello Scopelliti

I Comunisti di Reggio Calabria commentano il rigetto del piano di rientro del Comune di Reggio Calabria

La Corte dei Conti massacra il modello Scopelliti

I Comunisti di Reggio Calabria commentano il rigetto del piano di rientro del Comune di Reggio Calabria

 

Riceviamo e pubblichiamo

La decisione, assunta dalla Corte dei Conti, relativamente al rigetto del piano di rientro del comune di Reggio Calabria, predisposto dai Commissari Straordinari, rappresenta una nuova palese ed inequivocabile certificazione dell’assoluta enormità della voragine finanziaria delle casse comunali provocata dalle amministrazioni del famigerato “modello Reggio” guidate da Scopelliti e Arena: il duo che, oggi, ha tragicamente importato alla regione il fallimentare sistema di potere che ha raso al suolo la città.
La Corte dei Conti ha, nei fatti, evidenziato l’assoluta impossibilità di procedere ad un risanamento finanziario del comune di Reggio poiché, evidentemente, il buco prodotto da Scopelliti e dalla sua cricca è così macroscopico che non sono sufficienti le scelte, fra l’altro ingiuste e impopolari come la questione TARES e la vicenda PEO dimostrano, assunte dalla terna commissariale che gestisce la città dello stretto dopo lo scioglimento per mafia deciso oltre un anno fa.
Pertanto, in primo luogo, desideriamo chiedere, in primis ai disattenti Commissari, che si faccia luce e chiarezza sulla reale consistenza della voragine finanziaria: i reggini vogliono sapere a quanto realmente ammontano i debiti provocati dalle vergognose giunte degli ex sindaci Scopelliti e Arena.
La determinazione della Corte dei Conti rappresenta, inoltre, un chiaro ammonimento riguardo le scelte dei Commissari che, sin dal loro insediamento, hanno palesemente tentato di salvaguardare Scopelliti attraverso la mancata deliberazione del dissesto finanziario. Infatti, sono state prodotte azioni amministrative tipiche da ente dissestato, ma non è stato mai formalmente dichiarato il default che, come noto, avrebbe provocato pesanti ripercussioni giuridiche (decadenza dall’incarico di Presidente della regione?) nei confronti di Scopelliti.
Tenuto conto della tragica novità costituita dalla “sentenza” della Corte dei Conti crediamo che non si possa perdere ulteriore tempo e si debba procedere all’immediata dichiarazione del dissesto finanziario che deve essere addebitato alle amministrazioni del “modello Reggio” di Scopelliti e Arena.
In tal senso, invitiamo i Commissari Straordinari del Comune di Reggio, i quali dovrebbero rappresentare lo Stato e la legalità, a non presentare un farraginoso ricorso alle sezioni riunite della Corte dei Conti poiché sarebbe una scelta sbagliata e dal sapore esclusivamente politico: un ruolo che non è affatto confacente alle caratteristiche legislative di garanzia e terzietà della terna commissariale.
E’ giunto il momento che i responsabili della distruzione della città paghino personalmente per i danni irreparabili che hanno causato; il crollo di Scopelliti nel consenso dei calabresi, evidenziato da un recentissimo sondaggio, è una bella risposta corale di una comunità stanca di un putrido sistema di potere che ha affossato Reggio e la Calabria.

Reggio Calabria lì 15 gennaio 2014

IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PdCI DI REGGIO CALABRIA
Ivan Tripodi