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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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La Calabria risponde presente al progetto Ue “Creative Europe” Successo per il workshop "Fare cultura con Creative Europe, impresa culturale e sviluppo sostenibile"

La Calabria risponde presente al progetto Ue “Creative Europe” Successo per il workshop "Fare cultura con Creative Europe, impresa culturale e sviluppo sostenibile"
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L’Unione europea promuove la cultura con il progetto “Creative Europe” e la Calabria è pronta a cogliere questa grande opportunità. Questo il tema dominante del workshop “Fare cultura con Creative Europe, Impresa culturale e sviluppo sostenibile” che ha posto al centro del dibattito tante idee, testimonianze e progetti per far crescere l’economia dei beni culturali in Calabria grazie ai fondi europei. Con l’approvazione del programma Europa Creativa, nel quale confluiscono i programmi Cultura, Media e Media mundus, il Parlamento europeo ha deciso di destinare 1,46 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, una somma importante per investire e scommettere sull’economia e sulla promozione dello sviluppo sostenibile del territorio.

L’incontro, moderato da Giampaolo Latella, portavoce del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Tonino Scalzo, è stato promosso da Patrizia Nardi, assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria e ha coinvolto esperti e addetti ai lavori regionali e nazionali nell’ambito di un dibattito sul riscatto del territorio reggino e calabrese attraverso la promozione delle proprie risorse, possibile oggi grazie alla strategia Europa 2020, che mira a creare nuova competitività nei settori culturali e creativi. I fondi stanziati dalla Comunità europea serviranno alla crescita dell’identità culturale calabrese, un percorso che Nardi ha definito “complicato, difficile, ma che a noi serve per farci apprezzare ciò che siamo”. In un periodo storico particolare per il territorio vige un bisogno di concretezza, di una spinta verso la partecipazione culturale, di sponsorizzazione dell’imprenditoria giovanile come opportunità per le generazioni odierne e future. Una sfida che Nardi reputa possibile, grazie alla programmazione europea, “che rappresenta una opportunità per il patrimonio culturale come terreno di ricerca e sperimentazione, per la cultura come input per la ricerca, come canale di sostegno all’occupazione e fattore di inclusione sociale”.

La Regione Calabria ha confermato il suo impegno in prima linea, consapevole della “necessità di valorizzare i beni culturali di questa regione, un patrimonio immenso”, come evidenziato dal direttore generale dipartimento regionale Beni culturali e turismo, Pasquale Anastasi, mentre il dirigente del settore Cultura Regione Calabria, Armando Pagliaro, e la presidente nazionale Icomos giovani, Claudia Ventura, hanno sottolineato la necessità di far convergere comunità e istituzioni per perseguire un obiettivo comune.

Essenziale, per la crescita culturale del territorio, coadiuvare l’azione di Comunità europea ed amministrazioni locali, come spiegato dalla presidente del Programma Europa Creativa, Cristina Loglio, e ribadito anche dall’esperto in programmazione comunitaria, Giovanni Soda: proprio per questo al workshop hanno partecipato tre esponenti delle buone pratiche nell’utilizzo dei fondi comunitari per fare impresa culturale: Teresa Timpano, direttore artistico della Compagnia Scena Nuda, Menotti Lucchetta, dirigente servizio “Promozione Culturale” Regione Calabria e Maria Cerzoso, direttore del Museo dei Brettii e degli Enotri della città di Cosenza, che con i loro progetti hanno dato vita a ottimi esempi di crescita ed esaltazione del patrimonio culturale.

“Abbiamo un vantaggio cultuale competitivo che viene dal nostro ricco passato – ha detto in conclusione Giovanni Bonazzi, dirigente gabinetto del ministero Beni attività culturali e turismo – che dobbiamo riproporre. Abbiamo un obbligo politico ed etico di proteggerlo, difenderlo e valorizzarlo, impiegando al meglio le risorse che ci vengono date”.