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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Inps: in Calabria evase solo il 55% delle domande di invalidità civile

Inps: in Calabria evase solo il 55% delle domande di invalidità civile

In due anni giunte oltre 125 mila richieste per prestazioni

Inps: in Calabria evase solo il 55% delle domande di invalidità civile

In due anni giunte oltre 125 mila richieste per prestazioni

 

 

(ANSA) – CATANZARO – Negli ultimi due anni sono state 125 mila le richieste di prestazione di invalidità civile presentate alle sedi Inps della Calabria. Il dato è stato fornito stamani dal presidente del comitato regionale dell’Inps, Giusepe Pitarella. La media mensile regionale è di oltre 5.500 richieste di prestazione e vengono conclusi poco più di 3.000 verbali (55%). “I dati finali del 2011 – ha detto Pitarella – a conclusione del secondo anno di vigenza delle nuove norme, evidenziano una situazione che appare sempre più grave e va denunciata all’opinione pubblica e alle forze sociali perché, in assenza di tempestive iniziative, è destinata a divenire insostenibile, oltre ad essere già nell’illegalità rispetto ai tempi dettati dalla legge 102 del 2009”. Ogni commissione che valuta le richieste di prestazione effettua in media meno di 9 visite a seduta, ma il dato, secondo il Presidente del comitato regionale dell’Inps, potrebbe “essere migliorato di molto unificando, in tutte le aziende sanitarie provinciali, le visite per quei soggetti che richiedono più prestazioni che sono pari al 40%”. Il dato sulle richieste di prestazione degli ultimi due anni rappresenta un “ulteriore misuratore della necessità – aggiunge Pitarella – di sostegno sociale per una popolazione sempre più anziana e non autosufficiente, aldilà del facile scandalismo e dell’effetto mediatico delle notizie sui ‘falsi invalidi’. Un fenomeno cui la nostra regione, ovviamente, non è estranea, ma nel quale non primeggia, rispetto a regioni del centro nord, a torto considerate più virtuose”. “Sollecitata – prosegue – l’attenzione del Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, abbiamo ottenuto la creazione di un tavolo istituzionale regionale di confronto, su cui cercare insieme la soluzione alle crescenti criticità. Dal confronto è risultata del tutto evidente la necessità, per poter erogare il servizio nei tempi che la legge impone, di poter contare sull’attività di un maggior numero di commissioni mediche e su una maggiore efficacia della loro azione”. Per completare il quadro della situazione il presidente del comitato regionale dell’Inps ha evidenziato inoltre che “il numero delle pratiche portate a termine si stringe ulteriormente dopo la conclusione dei verbali, generando un incremento di giacenza di prestazioni accolte da erogare. Il ritardo nell’erogazione delle prestazioni non fa altro che produrre l’aumento dei costi conseguenti al contenzioso legale che vede spesso l’Inps soccombere”.

redazione@approdonews.it