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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Inizia ricerca in musicoterapia all’interno del CSM di Lamezia Terme L’iniziativa è stata promossa dal Laboratorio Permanente di Musicoterapia che opera all’interno del Centro Diurno di Decollatura

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Catanzaro – Un’importante attività di ricerca denominata
“SENTIRE – RICONOSCERE – CONDIVIDERE: Musicoterapia per la consapevolezza emotiva”
è stata avviata all’interno del CSM di Lamezia Terme, area territoriale del Reventino.
L’iniziativa è stata promossa dal Laboratorio Permanente di Musicoterapia che opera
all’interno del Centro Diurno di Decollatura da ottobre 2016, grazie alla sensibilità
del dott. Giuseppe Perri, direttore generale dell’ASP di Catanzaro, alla lungimiranza
del dott.ssa Rosina Manfredi, direttore del CSM di Lamezia Terme ed alla preziosa
collaborazione del dottore Antonio Lucchino, responsabile dell’area territoriale
del Reventino.
Il progetto, che coinvolge attivamente i pazienti seguiti presso la sede di Decollatura
e che si concluderà nel mese di marzo 2018, ha come scopo valutare nella pratica
clinica l’efficacia di trattamenti musicoterapici in aggiunta al trattamento standard
sulla condizione clinica globale del paziente, sul funzionamento complessivo e sulla
qualità della vita, concentrandosi in maniera specifica sulla alessitimia – l’incapacità
cioè di riconoscere le proprie emozioni e di comunicarle verbalmente – e su un possibile
percorso di riabilitazione della intelligenza emotiva da compiersi attraverso la
musicoterapia.
La musicoterapia è un approccio terapeutico/riabilitativo centrato su un processo
interpersonale nel quale il suono e la musica vengono impiegati in tutti i loro aspetti
(percettivi, motori, emotivi, mentali, sociali ed estetici) per rispondere al disagio
e alla sofferenza collegati a patologie fisiche e/o psichiche, per facilitare l’ascolto,
la comunicazione e per valorizzare le abilità e lo stile espressivo di ogni individuo
agendo sulla globalità della sua condizione. Non ancora presente in maniera strutturata
all’interno del SSN è tuttavia ampiamente utilizzata grazie alla stipula di convenzioni
con Associazioni, Cooperative ed enti che la promuovono.
Quella del musicoterapista è una figura professionale emergente, già impiegata nel
panorama nazionale attraverso l’utilizzazione dell’art. 15 octies della legge 502/92
ed a livello definitivo è prevista la sua collocazione nell’area delle professioni
sociosanitarie della stessa legge, area attualmente in via di attivazione.
La musica produce effetti importanti sui nostri ritmi biologici, sul sistema neuro-vegetativo
e sulla nostra psiche: può rilassarci, stimolarci, favorire l’auto-espressione a
livello profondo facilitando lo sviluppo del pensiero e la condivisione degli affetti;
è presente in tutte le fasi della nostra vita scandendone i tempi, le emozioni e
i sentimenti. La musica, inoltre, ha una forte valenza sul piano sociale e comunicativo
e rappresenta, soprattutto in adolescenza, un campo di intensa esperienza e sperimentazione
identitaria.
In musicoterapia il termine “musica” è utilizzato nella sua accezione più ampia di
“universo sonoro” poiché la scelta e la manipolazione del materiale sonoro avvengono
in funzione dello sviluppo di una relazione orientata all’ascolto dei bisogni del
paziente. In musicoterapia il “fare” musica deve essere il risultato di un sentire
e pensare l’altro musicalmente. É proprio questa operazione che rende possibile l’apertura
di un piano comunicativo all’interno del quale perseguire la comprensione dello “stile”
espressivo del soggetto e agevolare, in quest’ultimo, il riconoscimento del proprio
progetto espressivo e delle relative valenze.
Nel processo terapeutico la musica ha dunque il potere di attivare relazioni: tra
le nostre parti interne, tra paziente e terapeuta, tra noi, gli altri e il mondo
esterno, tra noi e la musica stessa. Tutti questi sono elementi dinamici utilizzati
e finalizzati al perseguimento di obiettivi riabilitativo-terapeutici.
Le attività di ricerca, supervisionate dal dott. Pietro Scardamaglia, saranno dirette
dalla dott.ssa Francesca M. Rubbettino – musicoterapeuta, che già da diversi anni
collabora con l’ASP di Catanzaro – coadiuvata dal tecnico della riabilitazione psichiatrica
Giuseppina Pastore e dalla psicologa in formazione Ilaria Zaffina. Fondamentale nella
promozione del progetto di ricerca è stato il supporto dell’ associazione New DayOnlus
e dell’ associazione MUSICAmi.
I risultati della ricerca, che ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Unitario Musicoterapisti
Italiani CUM Sanità e dell’ ISSM P.I. Tchaikovsky di Nocera Terinese, saranno presentati
nel mese di marzo 2018.