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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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“In principio era Lolek” Si tratta di un racconto storico-biografico sull’infanzia e la prima adolescenza di Papa Wojtyla

“In principio era Lolek” Si tratta di un racconto storico-biografico sull’infanzia e la prima adolescenza di Papa Wojtyla
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di Caterina Sorbara

Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli.

Grazie al suo carisma personale, ai viaggi e alla capacità di valersi dei moderni mass media, ha avuto un grandissimo seguito, specialmente tra i giovani.

Ha riproposto con decisione la dottrina della Chiesa cattolica ed ha sviluppato come mai prima il dialogo con le altre religioni.

È stato il primo papa a entrare in una sinagoga e in una moschea.

Questo papa, segnato negli ultimi anni dalla sofferenza fisica, ha lasciato alla Chiesa e alla società del terzo millennio un’eredità ricca e difficile.

La sua morte, avvenuta il 2 aprile 2005, e i suoi funerali sono stati seguiti con grande partecipazione in tutto il mondo, anche da uomini che non condividevano la fede cristiana, ma che hanno apprezzato il suo coraggioso impegno per la dignità dell’uomo.

In molti hanno scritto sulle tappe del suo pontificato, ma  nessuno  ha mai pensato di raccontare  la sua vita, prima di diventare “Ioannes Paulus II.

Ebbene, a questo ha provveduto lo storico rizziconese, Antonino Catananti Teramo, che ha pubblicato con la Casa Editrice Città  Del Sole di Reggio Calabria, un importante opera dal titolo “In principio era Lolek”.

Si tratta di un racconto storico-biografico sull’infanzia e la prima adolescenza di Papa Wojtyla,  dal 1920 anno della sua nascita  al 1946, quando a un paio di mesi dall’investitura clericale, arriva a Roma per approfondire gli studi teologici.

Siamo nella martoriata  Polonia a cavallo fra le due guerre mondiali del 900, nella cittadina di Wadowice, un borgo di circa quattromila anime fra pianure e montagne, qui  nasce un bambino, bellissimo,destinato a  lasciare un’impronta preziosa nella storia dell’umanità,ultimo dei tre figli di Karol Wojtyla e Emilia Kaczorowska.

In questo grazioso borgo. trascorre la sua infanzia e la prima adolescenza; qui cresce e gioca, si avvia agli studi, ma soprattutto conosce la vita e le sue miserie, i profondi dolori e le  piccole gioie.

Come tutti i bambini anche a lui viene dato un nomignolo: Lolek, cioè  Carletto.

Catananti , attraverso una scrittura semplice, chiara e al contempo curata,  porta il lettore   a ripercorrere la giovinezza del futuro Papa : la dolorosa perdita della madre, la laurea del fratello,   i pomeriggi di studio, l’impegno di chierichetto nella vicina parrocchia, le partite di pallone con gli amici di sempre, le escursioni e, in seguito a Cracovia con le amate recite a teatro, le sue prime poesie, gli studi universitari; la nascita  della sua vocazione, il seminario;  i bigliettini-ricordo sui quali, oltre alla data di ordinazione e il ritratto della Madonna, dove aveva voluto scrivere le parole di Luca che, fatte ormai sue, la Vergine Maria aveva rivolto a Dio per averla scelta: Fecit mihi magna (Grandi cose ha fatto per me).

Una sorta di premonizione, perché anche per Lui c’era già tracciato un grande disegno divino.

E poi, l’orribile  guerra, il lavoro in una cava ed in seguito nella fabbrica chimica Solvay, per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania.

Un  libro che emoziona, che si lascia leggere , dove non solo si conosce la storia del piccolo Carlo, ma anche la tragedia della seconda guerra mondiale, argomento  molto caro all’autore.

Un libro curato nei minimi particolari, dove persino la copertina regala emozioni, attraverso le varie tappe esistenziali di un uomo”venuto da molto lontano” che ha conquistato il mondo.

L’autore si augura che la storia di Lolek possa suscitare, nei lettori, la curiosità di sapere di più del giovane Wojtyla, la stessa che ha spinto lui a ricercare e riunire tutte le notizie che hanno dato vita a questo bellissimo libro che tutti dovrebbero leggere.

Antonino Catananti Teramo è nato a Rizziconi, dove vive e lavora. E’ laureato in legge ed è anche giornalista pubblicista. Ha collaborato con diversi periodici e riviste meridionali. Ricercatore appassionato e storiografo, ha curato video filmati su costume, storia e tradizioni locali.

E’ il Coordinatore del gruppo “Novecento”, associazione culturale Onlus che ha come scopo quello di valorizzare la “Cultura della Memoria”, attraverso una mirata opera di recupero di ogni valida testimonianza del passato e delle sane radici popolari.

Ha pubblicato: Un secolo di Tragedie-Arti Grafiche G.S. Ardore M. 2002; nel 2006 Lo sbarco in Continente-Il Bombardamento tedesco del 6 settembre 1943-Città del Sole Edizioni e  nel 2008 Senza Ritorno-1942/43: la tragedia dell’Armir-Città del Sole Edizioni.