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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Il lavoro di don Manuli presentato a Gioia e Taurianova Momenti di riflessione sul libro "Chiesa, giovani e ‘ndrangheta in Calabria"

Il lavoro di don Manuli presentato a Gioia e Taurianova Momenti di riflessione sul libro "Chiesa, giovani e ‘ndrangheta in Calabria"
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Martedì 26 giugno alle ore 18 presso l’ex palazzo municipale a Taurianova e il giorno seguente a Gioia Tauro presso la parrocchia san Gaetano Catanoso, don Vincenzo Leonardo Manuli ha ufficialmente presentato il suo libro “Chiesa, giovani e ‘ndrangheta in Calabria”. Martedì l’evento culturale è stato patrocinato dall’Associazione Risveglio Ideale presieduta dall’on.le Angela Napoli e dal comune di Taurianova rappresentato dal sindaco l’ing. Fabio Scionti che ha introdotto la manifestazione ha visto una buona partecipazione della cittadinanza, dove era presente l’assessore Raffaele Loprete e alcuni consiglieri comunali che con attenzione e interesse sono entrati nel dibattito moderato dall’assessore Luigi Mamone.

La successiva serata svoltasi a Gioia Tauro è stata ancora più densa anche per la presenza di diversi interventi, a partire dal vescovo di Cassano Mons. Francesco Savino, del vescovo di Oppido-Palmi Mons. Francesco Milito, dell’on.le Angela Napoli, del sociologo taurianovese Mimmo Petullà e del prefetto di Reggio Calabria dott. Michele Di Bari. Anche in quest’ultimo evento, moderato dal giornalista Arcangelo Badolati, la numerosa la partecipazione nell’ampia aula liturgica ha consentito una consistente affluenza.

In entrambe le occasioni non è mancato il dibattito, la riflessione sull’impegno ad ampio raggio che deve coinvolgere tutti e l’apprezzamento per il lavoro del Manuli, in evidenza l’intervento di Mons. Savino che si è complimentato del lavoro di Manuli, come della collaborazione che il prefetto S. E. dott. Michele di Bari auspica tra Stato e Chiesa e l’augurio dell’onorevole Angela Napoli, e altri interventi nella direzione della concretezza del saggio Chiesa, giovani e ‘ndrangheta in Calabria di cui Manuli si è fatto promotore di una iniziativa che ha l’obiettivo di aiutare i giovani, fascia più debole e a rischio della società. La presenza di diverse personalità, indica la corresponsabilità di tutti nella lettura e nell’impegno a combattere uno dei nemici della Calabria.

L’interesse per la tematica attuale che coinvolge la società civile e l’apporto fondamentale della chiesa di fronte al fenomeno mafioso della ‘ndrangheta, ha affrontato la riflessione al fine di non sottovalutare mai la mafia calabrese, nella fattispecie culturale, morale, economica, psicologica, antropologica e religiosa. In tal contesto, i giovani, non sono solo visti come possibili “prede” della criminalità, ma come risorsa e protagonisti attivi che hanno bisogno di strumenti e mezzi per contrastare questo “male” che trova appoggi in ogni settore e purtroppo si nutre di consenso e di mancanza di ribellione. Questo lavoro di don Manuli è stato valutato positivamente per il suo apporto trasversale, non solo teologico-pastorale ma di collaborazione della chiesa con le istituzioni e la società civile. Finalmente, abbiamo la possibilità di leggere come la chiesa si pone di fronte alla ‘ndrangheta, vincendo luoghi comuni, tabù e offrendo linee operative e concrete per “liberare” la Calabria dal giogo opprimente della mafia.