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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 15 MAGGIO 2024

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Il business delle cause farmaceutiche sulle malattie rare In altri Paesi si discute del problema mentre in Italia i nostri ammalati subiscono il silenzio delle istituzioni

Il business delle cause farmaceutiche sulle malattie rare In altri Paesi si discute del problema mentre in Italia i nostri ammalati subiscono il silenzio delle istituzioni
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L’opinione pubblica è da sempre convinta che le malattie rare fossero patologie
sulle quali l’industria farmaceutica facesse pochi affari per la ridotta produzione
e vendita di farmaci nel settore.Proprio però da una ricerca apparsa in Svizzera
domenica scorsa arriva una smentita categorica che rivela un giro d’affari inaspettato
per le multinazionali che si occupano del settore: la sola Novartis, infatti, risulta
essere il principale beneficiario della vendita di medicinali per le malattie rare
a livello mondiale con 11,3 miliardi di franchi di fatturato.Alla luce di tali dati,
il governo confederale elvetico ha al vaglio una disciplina al fine di concedere
al settore farmaceutico degli incentivi affinché porti avanti la ricerca sulle malattie
meno conosciute. Incentivi concretizzati in una protezione dalla concorrenza sul
mercato svizzero per un periodo di almeno 12 anni.Sempre al di là delle Alpi, alcune
associazioni si sono opposte a queste forme di protezionismo mettendo in guardia
sulle conseguenze di queste decisioni visto che si è assistito a un’esplosione dei
costi delle terapie basate su questo tipo di farmaci.Un dato importante che emerge,
evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, è
che almeno in altri paesi la politica e le istituzioni portino avanti battaglie contro
le patologie rare, mentre in Italia non esiste una seria e approfondita discussione
e gli ammalati sono relegati a subire un isolamento che gli esclude dalle cure che
meritano, con una ricerca costretta a fare ormai il “fai da te”.