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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Il 26 febbraio 2014 Mimmo Romeo ritornerà ad essere sindaco di Taurianova?

Il 26 febbraio 2014 Mimmo Romeo ritornerà ad essere sindaco di Taurianova?

Il Tar del Lazio in quella data deciderà se confermare o meno la decisione del Governo Letta di sciogliere il Consiglio comunale di Taurianova per infiltrazione mafiosa

di LL

Il 26 febbraio 2014 Mimmo Romeo ritornerà ad essere sindaco di Taurianova?

Il Tar del Lazio in quella data deciderà se confermare o meno la decisione del Governo Letta di sciogliere il Consiglio comunale di Taurianova per infiltrazione mafiosa

 

di LL

 

 

Al Tar del Lazio si deciderà il prossimo 26 febbraio se confermare o meno la decisione del Governo Letta di sciogliere il Consiglio comunale di Taurianova per infiltrazione mafiosa. Saranno i giudici Piscitello, Gabbricci e Perna, a decidere se accogliere la tesi difensiva di Romeo e soci. Agli avvocati Gamberini, Francesco e Luigi Migliarotti e Rocco Iorianni il compito di sostenere la tesi dell’ex sindaco. Quali saranno le motivazioni della difesa per scagionare Romeo? Dalle poche informazioni
che arrivano dall’entourage dell’ex sindaco di Taurianova, la miglior difesa deriva dal lavoro della Commissione straordinaria.
Sono passati 7 mesi dal loro insediamento al vertice dell’amministrazione locale e tutti gli atti che fino ad ora hanno firmato vanno nella direzione della riconferma della macchina amministrativa di Romeo. Il PEG approvato recentemente è un’ulteriore conferma che il lavoro svolto dai responsabili di settore e dai loro vice, sono gli stessi che l’ex sindaco Romeo aveva nominato durante il suo mandato alla guida della città.  Addirittura i commissari di Taurianova hanno smentito platealmente il Prefetto Piscitelli confermando una dipendente, cui il rappresentante del Governo nella nostra provincia, ne chiedeva il licenziamento.
Paradossale la vicenda del servizio custodia ed assistenza cani randagi. Per il Prefetto a Taurianova non possono operare in quanto destinatari di certificazione antimafia a carattere interdettiva. A Reggio Calabria lo stesso Prefetto insieme al capo della Commissione straordinaria del comune di Reggio Calabria, rinnova l’incarico alla stessa azienda interdetta a Taurianova.
Dunque due pesi e due misure addirittura all’interno della stessa provincia reggina. Insomma il canile di Taurianova nella nostra cittadina è mafioso e a Reggio no? I commissari antimafia nei fatti hanno smantellato pezzo per pezzo la relazione della commissione d’accesso. Lombardo e Gaglio, che sono stati nominati per fare pulizia all’interno dell’ente, si sono invece rivelati i maggiori assertori della giunta Romeo. A questo punto una domanda sorge spontanea: per quali ragioni è stato commissariato il comune di Taurianova? Un altro mistero che riconduce alla politica ed alle lotte interne tra fazioni di apparati dello Stato. Inoltre, c’è da dire che dopo ben due scioglimenti, ancora nessun avviso di garanzia è stato diramato. Intanto una città muore nell’indifferenza totale, la spazzatura sta invadendo le strade, le buche sulle carreggiate sono diventate un pericolo per gli automobilisti e i pedoni, che sono costretti a fare le gincane per evitarle. La crisi economica è dilagante, le aziende stanno chiudendo e in più c’è una disoccupazione da record. Le poche aziende produttive che ancora resistono sono sull’orlo della chiusura. L’unico abbellimento per Natale sono le foglie degli alberi in mezzo alle strade, che coprono completamente i marciapiedi. Di luminarie natalizie, che negli anni ci facevano entrare nel clima di festa, naturalmente nemmeno l’ombra. Una situazione drammatica che deve far i riflettere i taurianovesi e spingerli a rimboccarsi le maniche per uscire da un imbuto pericoloso che mina il futuro della città. Va anche precisato che l’ex sindaco Romeo interpellato dalla redazione di Approdonews in merito alla convocazione del Tar per il 26 febbraio prossimo ha voluto fare questa breve dichiarazione: “Io sono un cittadino e politico e come tale rispetto le decisioni della magistratura, cui nutro grande stima e fiducia e quindi mi rimetto alla loro volontà e decisione, nell’interesse della verità e del rispetto delle Istituzioni”.