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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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I Consiglieri Ncd della Provincia di Reggio Calabria replicano a Naccari Carlizzi

I Consiglieri Ncd della Provincia di Reggio Calabria replicano a Naccari Carlizzi

Tra novelli “Don Rodrigo” e stampa distratta: la Calabria s’indigna

I Consiglieri Ncd della Provincia di Reggio Calabria replicano a Naccari Carlizzi

Tra novelli “Don Rodrigo” e stampa distratta: la Calabria s’indigna

 

Riceviamo e pubblichiamo

“E’ notizia di ieri (pubblicati su TUTTI i quotidiani online, che ci auguriamo vogliano ospitare anche la nostra replica..) che il “Divo” Naccari, così definito da una sua vecchia conoscenza, oggi in carcere per le vicende legate alla Leonia, per significarne l’onnipotenza in certi ambiti e la grande abilità a risolvere i “problemini” che strada facendo possono presentarsi nella realizzazione di progetti di una certa complessità, si sia disturbato per l’arringa difensiva dell’avv. Labate!
Comprendiamo che egli non sia avvezzo ad essere contraddetto né contrastato, comprendiamo altresì che sia molto più pronto a puntare il dito contro gli altri che a recitare un sano mea culpa; ciò che davvero ci sfugge è con quale ardire possa permettersi critiche sullo svolgimento e sul merito di un processo penale, nel quale peraltro, nonostante la sua reticenza a rispondere e la sua intermittente capacità di ricordare.
La sconcertante notizia di pochi giorni fa, integralmente e fedelmente pubblicata soltanto dal “Quotidiano della Calabria” e “Gazzetta del Sud” e molte ore dopo, se non addirittura giorni, da altri quotidiani locali, ha scosso ed indignato le coscienze dei Calabresi.
Al consigliere Naccari Carlizzi, a sua moglie e ad uno stuolo di altri soggetti (accusati a vario titolo di corruzione, concussione, falso), è stato notificato l’avviso di conclusione d’indagine per la vicenda del concorso agli ospedali riuniti, che la Procura della Repubblica assume “pilotato”.
In altre parole, il trionfo della dottoressa Valeria Falcomatà in Naccari nella discussa selezione sarebbe avvenuto per effetto dell’inserimento nella commissione d’esame di persone a lei gradite, grazie all’intervento che il marito avrebbe operato (nell’allora ruolo di assessore) su direttori, funzionari ed altri medici.
Questo, nella ricostruzione del pubblico ministero reggino, è lo scenario che fa da sfondo alla famigerata e beffarda affermazione della signora Valeria Falcomatà in Naccari a danno di una sua collega di reparto: “il posto è mio e lo devo vincere io!!” ..sic!
Cosa abbia spinto Naccari a compromettersi, magari a vendersi, fino a questo punto (non è infatti arbitrario immaginare che avrebbe dovuto poi ricambiare una cortesia di siffatta portata !), non è dato sapere…
Vi è di più però: sono tante le indiscrezioni giudiziarie che hanno visto “il moralizzatore” avvicinarsi a famiglie poco “ortodosse” ma molto “note” in città, in fasi elettorali piuttosto cruciali; non da ultima la sua partecipazione ad una cena ,nei primi giorni del marzo 2010, a casa di un noto boss del rione Archi, documentata dalle forze di polizia ed allegata in atti in un processo che sta facendo molto rumore !
Nella stessa informativa gli investigatori hanno evidenziato anche un incontro, il 3 marzo 2010, tra il presunto boss Giulio Lampada e l’esponente del Pd Seby Romeo (altro testimone chiave nel processo Fallara ! ), stretto collaboratore di Naccari…
Infine, persino un pentito ha rivelato come qualche presunta cosca interessata alle società partecipate reggine avesse indirizzato i propri voti verso un noto esponente del Pd che poi avrebbe ricambiato la cortesia fornendole un “aiutino” !! Il pentito cita nome e cognome del grande politico…Si attendono riscontri.
Tutto ciò per dire che le vicende giudiziarie vanno considerate nella loro interezza ed è evidente ai più che nessuno abbia voluto sentenziare definitivamente, a mo’ di cassazione, dunque, su Naccari e famiglia…
A posizioni invertite, ci sembra invece che il consigliere abbia le sue sentenze contro Scopelliti già in tasca, preordinate e ben confezionate!
Tempo al tempo… Non confonda il Carlizzi l’attuale sua condizione di impunità con uno status acquisito per diritto divino…La Giustizia ha i suoi tempi ed è corretto confidare nella sua solerte operosità!!
Esiste, infine, una valutazione di carattere etico che avrebbe dovuto spingere il Carlizzi al silenzio, sollecitare il suo senso del pudore, se ne è in possesso, ed eventualmente scusarsi con la città che ha raggirato a forza di parole nel mentre operava e gestiva la cosa pubblica pro domo sua (mai espressione potrebbe essere più appropriata!).
Insana e smodata ambizione, direbbe qualcuno … un quadro raccapricciante, affermerebbe qualcun altro, per cui l’etica e la morale non sono soltanto slogan vuoti di senso!
Perché un uomo che si erge a moralizzatore e lascia intendere di lottare per il bene comune e la riscossa della sua terra, agisce poi abusando del potere che gli deriva dal ruolo politico, in modo così deplorevole?
Non sarà forse la presunzione di rimanere impunito ad alimentare atteggiamenti così insopportabilmente arroganti?
O magari sarà l’idea di poter contare su tanti, omertosi sodali (di ogni rango e categoria) a rafforzare la convinzione posta a base del suo agire?
Così mal operando si corre il rischio, che noi tutti dobbiamo assolutamente scongiurare, che la nostra appaia soltanto una terra di intoccabili, di lobbies che si autotutelano e che tremano al pensiero che qualcuno dei sodali possa essere messo in discussione: una terra martoriata da gruppi di potere che da trent’anni ne muovono le fila e gestiscono tutto e tutti!
La Calabria è tutt’altro: fiera di sé e pronta a rialzarsi … Sempre!”

Il Capogruppo del Nuovo Centrodestra in consiglio provinciale
Michele MARCIANO’
I Consiglieri provinciali del Nuovo Centrodestra:
Francesco CANNIZZARO
Pier Francesco CAMPISI
Raffaele D’AGOSTINO
Domenico FEDELE
Giuseppe SALETTA