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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Gli aerei sarebbero vulnerabili agli attacchi informatici

Gli aerei sarebbero vulnerabili agli attacchi informatici

Un ricercatore che si occupa di sicurezza informatica sostiene di aver scoperto un modo per incidere sugli aerei passeggeri per mezzo delle loro attrezzature di comunicazione via satellite

Gli aerei sarebbero vulnerabili agli attacchi informatici

Un ricercatore che si occupa di sicurezza informatica sostiene di aver scoperto un modo per incidere sugli aerei passeggeri per mezzo delle loro attrezzature di comunicazione via satellite

 

 

Un ricercatore che si occupa di sicurezza informatica sostiene di aver scoperto un
modo per incidere sugli aerei passeggeri per mezzo delle loro attrezzature di comunicazione
via satellite. Ruben Santamarta, é questo il suo nome, un consulente della società
di sicurezza informatica IOActive, afferma che condividerà i dati tecnici dei suoi
risultati alla conferenza Black Hat di hacking che si terrà a Las Vegas domani venerdì
8 agosto, sul sito di viaggi FlyerTalk.com.Santamarta dice che le vulnerabilità
si trovano nei sistemi Wi-Fi degli aerei in volo e sistemi di intrattenimento. Egli
sostiene di aver fatto la scoperta attraverso il reverse engineering del firmware
utilizzato per operare con le apparecchiature di comunicazione presenti sugli aeromobili
commerciali, come gli aerei Boeing e Airbus.Vincenzo Iozzo, membro del board review
di Black Hat, ha evidenziato che Santamarta avrebbe dimostrato per la prima volta
che un ricercatore ha individuato le vulnerabilità potenzialmente devastanti nel
settore delle apparecchiature per le comunicazioni via satellite dell’aviazione civile,
determinando il centrato rischio di essere disturbati.”Il tipo di vulnerabilità
scoperto é abbastanza spaventoso per il fatto che coinvolge le cose più basilari
della sicurezza che dovrebbero essere già a conoscenza dei fornitori”, ha detto
Iozzo.I sistemi sono realizzati dalle grandi aziende di tutto il mondo, come Cobham,
Harris, Hughes Network Systems di EchoStar, Iridium Communications e Japan Radio.Rappresentanti
di Iridium, Cobham, Harris e Hughes hanno esaminato i risultati di Santamarta, originariamente
pubblicati nel mese di aprile. Le aziende hanno da allora confermato alcune delle
ricerche, ma minimizzato i rischi potenziali.Il portavoce di Iridium Diane Hockenberry
ha detto che mentre il rischio per i propri utenti sarebbe stato minimo, la società
starebbe “prendendo misure precauzionali” per proteggerli.Nel frattempo, il portavoce
della Cobham Greg Caires sostiene che gli hacker non possono utilizzare i segnali
Wi-Fi in grado d’interferire con i sistemi critici che si basano sulle comunicazioni
via satellite, come quelli utilizzati per la navigazione o la sicurezza. Questo perché,
al fine di attingere a tali sistemi, gli hacker avrebbero bisogno di accedere fisicamente
alle attrezzature dell’azienda.Il portavoce della di Harris Jim Burke ha dichiarato
il rischio basato sui risultati di Santamarta di livello “molto basso”.Infine, quello
di Hughes, Judy Blake, ha detto che la cosa peggiore che un hacker potrebbe fare
era disabilitare il collegamento delle comunicazioni, mentre un portavoce della Japan
Radio Co. ha voluto commentare, dicendo che le informazioni di tali vulnerabilità
non erano pubbliche.Santamarta ha detto che risponderà alle osservazioni dei costruttori
durante la sua presentazione, e sostiene che “il 100 % dei dispositivi (in aereo)
può essere oggetto di abusi”.”Questi dispositivi sono aperti. L’obiettivo di questo
discorso è quello di contribuire a cambiare questa situazione “, ha detto a Reuters
Santamarta. News.com.au ha contattato Boeing e Airbus per un commento, senza esito.Se
la ricerca fosse davvero confermata, sarebbe davvero inquietante per i rischi e le
ricadute possibili sulla sicurezza dell’aviazione civile, rileva Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”. Ecco perché le autorità della
sicurezza aerea nazionali ed internazionali dovrebbero effettuare immediate verifiche
per appurare la bontà di quanto sostiene il ricercatore e per prendere comunque
ogni precauzione possibile.