Giornata nazionale volontari ospedalieri Avo anche a Reggio Iniziative con spettacolo e postazioni informative
“L’arte di fare volontariato” è questo lo slogan scelto quest’anno per la giornata nazionale dei volontari ospedalieri, indetta dalla Federavo in tutta Italia. Anche a Reggio Calabria l’Avo promuove delle iniziative per sensibilizzare e diffondere la cultura della gratuità attraverso l’impegno in associazione. Impegnata in queste settimane nel corso gratuito di formazione di aspiranti volontari, l’Avo reggina aderisce alla manifestazione proponendo alla cittadinanza due appuntamenti. Domani sera alle ore 18:30 al cine-teatro Odeon di scena la musica delle cantanti Adela e Rita Comiso di ‘Amici’ e l’arte del ballo della compagnia “Sintesi”, nell’ambito dello spettacolo ad ingresso libero, presentato da Filippo Marcianò.
Venerdì 23 ottobre, all’ingresso del presidio ospedaliero Bianchi-Melacrino-Morelli, i volontari ospedalieri reggini allestiranno una postazione informativa per accogliere la cittadinanza ed illustrare la mission di servizio. La giornata si concluderà con una messa officiata da don Stefano Iacopino nella cappella dell’ospedale alle ore 18.
Un’occasione in cui conoscere e condividere l’impegno al fianco delle persone ammalate e dell’umanità più fragile che silenziosamente, ogni giorno dell’anno, l’Avo profonde, lanciando un messaggio di gratuità e amore vero il prossimo e offrendo, non solo simbolicamente, il bicchiere d’acqua a chi è assetato. Oggi i volontari a Reggio sono 150 circa e operano presso gli ospedali “Riuniti” in dieci reparti nelle ore pomeridiane ed in otto reparti nelle ore antimeridiane con attività di accoglienza.
“Invitiamo – dichiara la presidente dell’Avo di Reggio Calabria Roberta Zehender – i cittadini tutti a venirci a trovare per conoscere la nostra associazione. E’ nostro desiderio poter condividere sempre, non solo in occasione di questa giornata, con chi lo desidera la nostra esperienza di servizio al prossimo nelle corsie dell’ospedale. I volontari non sono mai troppi quando il compito da espletare è così prezioso e necessario”.