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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 MAGGIO 2024

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Pittella: “Sandro Principe? E’ la storia di questa città” Il capo gruppo socialista al Parlamento Europeo a Rende insieme al coordinatore del movimento LabDem Cesare Loizzo

Pittella: “Sandro Principe? E’ la storia di questa città” Il capo gruppo socialista al Parlamento Europeo a Rende insieme al coordinatore del movimento LabDem Cesare Loizzo
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RENDE – Al convegno organizzato dal circolo Pd di Rende sulla creazione di un’alternativa all’attuale giunta di destra, Gianni Pittella ha esordito rendendo omaggio a Sandro Principe. «E’ la storia di questa città – ha detto – e non è facile venire qui e non trovarlo. Non è facile stare senza di lui. Ai magistrati chiedo di fare presto. Celebrate subito il processo. Io sono certo – ha aggiunto – che Sandro saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti e sono certo che presto potrà tornare a guidare la sua città».
Il presidente del gruppo Pse al Parlamento europeo ha insistito: «E’ paradossale che in 48 ore è stata ribaltato il concetto di questa città che in Europa è vista come modello di buona amministrazione perché è modello di buona amministrazione. Questo – ha concluso – è manicheismo e non possiamo accettarlo».
Pittella ha parlato ad una platea numerosa nonostante l’orario (le 16 di un pomeriggio assolato) e ha esortato i suoi compagni di Rende ad andare avanti.
«Voi state facendo un tentativo serio di rilettura del passato per proiettarvi verso il futuro. Dai vostri interventi ho capito che non è un’operazione di natura nostalgico-trionfalistica, ma l’inizio di un percorso che vi porterà alla riconquistare del Comune di Rende. Questa – ha sottolineato – che io vedo qui riunita è una classe dirigente giovane e preparata in grado di reggere alle sf ide che vi aspettano. Dovete, per prima cosa – ha detto – impedire la demonizzazione di Rende. Qui i socialisti hanno realizzato una politica che ha consentito una qualità della vita elevata. E’ triste – ha continuato l’eurodeputato – vedere i segni del declino causati da questa amministrazione».
Gianni Pittela ha condiviso l’azione futura basata su «4 parole d’ordine giuste. Università, Impresa, Cultura, Europa sono i cardini, sono le chiavi per lo sviluppo. Su queste basi dobbiamo preparare la nostra proposta di governo per Rende. Non dobbiamo trovarci impreparati alla vicina sfida che l’Europa sta lanciando. A Rende dovete essere protagonisti di una nuova avventura dopo quella meravigliosa che avete vissuto. E – questo – ha concluso – dovete farlo nel nome di Cecchino e di Sandro».
Il convegno è stato condotto dal giornalista Antonlivio Perfetti che in apertura aveva sottolineato il curioso caso di «una vicenda giudiziaria oscura». Perfetti ha invitato i relatori a «restituire a Rende l’onore e la dignità che merita». chiedendo un processo immediato e definendo «folle» l’ipotesi di reato.
La relazione introduttiva è stata tenuta dal segretario del circolo Pd di Rende, Clelio Gelsomino («Rende è diventata periferia, manca la visione urbanistica»). Sono intervenuti Cesare Loizzo, coordinatore regionale di LabDem il quale ha sottolineato quali sono stati cardini della politica socialista a Rende negli anni ‘80 «ai quali – ha detto – dobbiamo guardare per riportare la nostra città al ruolo che ha sempre avuto». Loizzo aveva esordito ricordando la vicenda giudiziaria che ha colpito la comunità rendese. «Non possiamo certo nascondere un fatto tanto eclatante quanto incredibile – ha detto – avvenuto con l’arresto del compagno Sandro Principe, oggi ancora agli arresti domiciliari con un’accusa che a chi lo conosce come me, a chi come me ha lavorato al suo fianco, a chi come me è stato assessore comunale, non può non sembrare assurda. Io ho fiducia nei fatti e sono certo che i fatti dimostreranno la sua estraneità alle accuse che gli muovono gli inquirenti. Per questo mi aggiungo al coro di quelli che chiedono un processo immediato perché il giudizio sui fatti lo aspetta tutta la comunità rendese e calabrese. A Sandro e alla sua famiglia – ha detto – va la mia personale solidarietà umana e il mio augurio che presto tutto questo possa finire».
Riguardo alle future politiche amministrative, Loizzo ha detto che «oggi il futuro per noi riformisti si chiama Europa e area urbana. Noi oggi dobbiamo proporre – ha proseguito – alla città una visione strategica nel contesto dell’area urbana cosentina. Bisogna favorire una maggiore sinergia tra le imprese e l’università della Calabria. Bisogna dotare il Comune di un ufficio Europa che lavori esclusivamente sui Fondi Comunitari diretti e sulla programmazione regionale. Bisogna lottare per l’istituzione all’Unical della facoltà di Medicina. Bisogna investire – ha detto ancora Cesare Loizzo – su una programmazione d’area urbana per quanto riguarda gli eventi culturali dai musei, al teatro fino agli spettacoli in modo che possa nascere un’economia reale, fatta di flussi turistici e che possa mettere in piedi anche delle produzioni locali. Bisogna passare dal concetto di “consumo” a quello di “produzione” culturale. Ed in ultimo – ha concluso – ma non per ultimo la città si deve dotare di un vero Piano commerciale, il nuovo piano dovrà ambire a riqualificare le principali zone della città».
Dopo Loizzo è intervenuto il consigliere comunale del Pd, Alessandro De Rango («Manna è un sindaco senza idee»), il presidente del Parco industriale di Rende, Ferdinando Morelli («L’area industriale è stata realizzata con lungimiranza, ma ora dobbiamo preservala. Da noi la crisi l’abbiamo avvertita pochissimo grazie al fatto che ci sono aziende del terziario avanzato e un miriade di start-up», e il direttore del dipartimento di Farmacia dell’Università della Calabria, Sebastiano Andò. «L’università – ha detto – è cresciuta insieme alla città. Lo sviluppo negli anni ‘80 è stato in parallelo con una città che ha rispettato le regole di una crescita ordinata e che è si è sviluppata diversamente dalle altre che hanno avuto fenomeni di espansione incontrollati».