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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Genova: uccide moglie, due vicini poi si suicida

Genova: uccide moglie, due vicini poi si suicida

Settantenne spara a due fratelli, torna a casa e fredda la moglie. Per sè un colpo alla tempia

Genova: uccide moglie, due vicini poi si suicida

Settantenne spara a due fratelli, torna a casa e fredda la moglie. Per sè un colpo alla tempia

 

 

GENOVA – Follia omicida a Genova nel quartiere di Molassana, con un bilancio di quattro morti. Un pensionato di 70 anni, ex muratore, ha prima ucciso in un bar due vicini, fratelli, Angelo e Loreto Cavarretta, poi a casa ha ammazzato la moglie, Antonina Scinta, e infine ha rivolto l’arma contro di sè. Carlo Trabona, autore della strage, è però morto in ospedale come pure uno dei fratelli, che inizialmente era rimasto solo ferito. L’uomo ha sparato in un bar di via Piacenza alcuni colpi di arma da fuoco colpendo i due fratelli: uno e’ morto sul colpo, l’altro più tardi in ospedale. Dopo la sparatoria si e’ asseragliato in casa dove poi, braccato dalla polizia, si e’ sparato ad una tempia. Nell’appartamento e’ stato invece trovato il cadavere della moglie. Sarebbe la gelosia unita a problemi psichici ad aver scatenato la furia omicida di Carlo Trabona, secondo il pm Vittorio Ranieri Miniati che si occupa delle indagini. Il pensionato avrebbe avuto in passato problemi psichiatrici e nei giorni scorsi avrebbe confidato alla figlia di temere che la moglie lo tradisse col vicino di casa. Ma la convinzione dell’uomo viene ritenuta più una fantasia frutto della sua mente indebolita, piuttosto che una possibilità reale. Sono i primi tasselli che emergono, ma tutti ancora da confermare, sul possibile movente della sparatoria. Uno dei due fratelli stamani aveva cercato scampo in un supermercato della zona. Secondo una sommaria ricostruzione, Trabona ed i due, stamattina si sono incontrati sotto i portici del bar ed hanno discusso. Trabona ha tirato fuori la pistola sparando alla testa di uno dei due rivolgendo poi l’arma verso il secondo. La pistola si sarebbe inceppata ed uno dei due è quindi riuscito a scappare all’interno di un supermercato, ma l’anziano lo ha seguito, colpendolo all’addome. Trabona è poi tornato a casa, poco distante, uccidendo la moglie sul pianerottolo e barricandosi all’interno dell’ abitazione. A questo punto ha chiesto di parlare con un funzionario di polizia per spiegare i motivi del gesto e dopo mezz’ora si è sparato. Carlo Trabona ed i due fratelli colpiti con vari colpi di arma da fuoco, si conoscevano da molti anni. Oltre ad essere dirimpettai, erano infatti tutti originari di Vallelunga (Caltanissetta). “Eravamo sotto tiro, era una situazione pericolosa e quello che ci premeva era risolverla. L’uomo era in forte stato di agitazione, armato sul ballatoio, in preda alla follia, e non ha parlato più di tanto. Ora ci concentreremo per capire i motivi che hanno scatenato tutto questo”: a parlare è Alessandra Bucci, neovicedirigente della squadra mobile di Genova e responsabile della omicidi, che stamani è intervenuta in via Piacenza per cercare di convincere Carlo Trabona a consegnarsi alla polizia. Era illegalmente detenuta la pistola con cui Carlo Trabona stamani ha scatenato una strage. La conferma viene dalla polizia che sta ora conducendo una perquisizione in casa dell’uomo, per verificare l’eventuale presenza di altre armi all’interno dell’abitazione. Secondo quanto emerso, Trabona avrebbe sparato con una pistola a tamburo, che secondo quanto riferito da uno dei testimoni oculari, si sarebbe inceppata dopo il primo colpo che ha raggiunto uno dei due fratelli Cavarretta, sotto i portici di un bar in via Piacenza. Proprio approfittando di questo malfunzionamento, uno dei due fratelli era riuscito a fuggire, cercando rifugio nei pressi di un supermercato, dove è stato comunque raggiunto da Trabona che ha sparato di nuovo. Con la stessa arma poi il pensionato ha ucciso la moglie Santina sul ballatoio di casa, in un palazzo al civico 91, di via Piacenza. E sullo stesso ballatoio, dove Trabona teneva sotto tiro la polizia che gli chiedeva di consegnarsi, l’anziano si è sparato un colpo alla tempia con la stessa pistola. Aveva un precedente per omicidio volontario nel 1977 Carlo Trabona. E’ quanto spiega il pm Vittorio Ranieri Miniati. Intanto la pistola con cui Trabona ha sparato, una Smith Wesson calibro 38, è stata sequestrata e sarà ora oggetto di perizia. “Mi ha chiamata e mi ha detto che aveva ucciso la mamma”: lo ha detto una delle due figlie di Carlo Trabona e Antonina Scinta, distrutte dal dolore dopo quanto avvenuto stamani. E’ uno dei particolari che emerge dopo la strage scatenata dalla follia del padre di Maria Pina e Caterina, che si è sparato dopo aver ucciso la moglie, ed i due fratelli Angelo e Loreto Cavarretta. “Sono incredulo, erano tra loro persone molto legate, anche perché venivano dallo stesso paese. Facevano spesso passeggiate insieme. Trabona aveva un piccolo orto sulle alture di Molassana e mi portava la verdura fresca”, lo ha detto Claudio Pigella, un amico delle famiglie distrutte stamani. “Giocavano spesso a carte al circolo della Concordia. facevano interminabili partite”, ha continuato Pigella. Nessuno poteva immaginare una cosa del genere. Siamo increduli”.