Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Francesco Molinari e altri 20 senatori del M5S interrogano il Governo sulla discarica di Pipino-Scala Coeli

“Discarica in zona di produzione Dop di olio extravergine d’oliva, intervangano i ministri di Agricoltura e Ambiente”

Francesco Molinari e altri 20 senatori del M5S interrogano il Governo sulla discarica di Pipino-Scala Coeli

“Discarica in zona di produzione Dop di olio extravergine d’oliva, intervangano i ministri di Agricoltura e Ambiente”

 

 

“Fare luce su ogni aspetto che ha portato all’autorizzazione della
discarica in questa zona. Vanno tutelate le produzione agricole e
rispettate norme italiane e europee”.

“La discarica di Pipino nel comune di Scala Coeli (Cosenza), è stata
realizzata in area Dop per la produzione di olio extravergine di oliva”.
Il Movimento 5 Stelle con una interrogazione ai Ministri dell’Agricoltura
De Girolamo e dell’Ambiente Orlando, chiede di far luce su una vicenda
controversa che rappresenta lo specchio di una politica che non rispetta
leggi, buonsenso, ambiente e cittadini.
Primo firmatario del documento sottoscritto da 21 parlamentari al Senato
del Movimento, è il rappresentante calabrese Francesco Molinari.
Molinari e gli altri venti firmatari, ricostruiscono tutta la vicenda
negli ultimi anni e chiedono ai Ministri ” se sono a conoscenza della
vicenda”. Viene inoltre richiesto di verificare “se corrisponda al vero
che il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria abbia modificato
l’area geografica di tutela giuridica del marchio DOP Bruzio – Colline
joniche presilane, escludendo alcuni terreni del comune di Scala Coeli”. I

rappresentanti del gruppo M5S al Senato chiedono inoltre ai Ministri del
governo Letta “se corrisponda al vero che non si sia tenuto conto, nell?
iter autorizzativo della discarica di rifiuti speciali, delle coltivazioni

praticate con il metodo dell?agricoltura biologica dalle aziende agricole
limitrofe alla costruenda discarica e dell?esistenza del marchio DOP”.
“Quali iniziative i Ministri intendono assumere al fine di assicurare il
rispetto delle procedure indicate dalla normativa comunitaria e nazionale
in materia di ubicazione delle discariche “chiedono i parlamentari del
Movimento. “Quali iniziative si intendo assumere per garantire la tutela
delle produzioni agricole biologiche della zona e delle relative
denominazioni di origine protetta” continua Molinari.

Si allega interrogazione integrale.

Interrogazione a risposta scritta

MOLINARI, GAETTI, MARTELLI, BLUNDO, MORONESE, BERTOROTTA, DONNO, CATALFO,
LEZZI, SCIBONA, BOCCHINO, MARTON, CAMPANELLA, CASALETTO, SIMEONI,
CAPPELLETTI, GIARRUSSO, BATTISTA, COTTI, LUCIDI, NUGNES. – Ai Ministri
delle politiche agricole, alimentari e forestali e dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare. –

Premesso che:

risulta agli interroganti che la ditta Bieco Srl, in data 3 dicembre
2008, abbia proposto domanda alla Regione Calabria al fine di ottenere il
rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (A.I.A) ai sensi
dell’art. 5 del decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59 e della
Valutazione di impatto ambientale (VIA) ai sensi del Decreto Legislativo 3

aprile 2006, n. 152, in relazione ad un impianto di discarica per rifiuti
speciali non pericolosi sito in località Pipino nel comune di Scala Coeli
(CS);

nell’ambito del procedimento autorizzativo, a conclusione della Conferenza

dei servizi alla quale partecipavano i vari enti interessati, la ditta
Bieco Srl ha ottenuto l?AIA di cui al registro dei decreti dei dirigenti
della Regione Calabria n. 4180 del 29/03/2010 – Dipartimento Politiche
dell?Ambiente;

risulta altresì che il terreno destinato alla realizzazione della
discarica ricade in area DOP (Denominazione di origine protetta) per la
produzione di olio extravergine di oliva. I terreni limitrofi alla
discarica presentano peculiarità di pregio che non sono state tenute in
considerazione nell’iter amministrativo di autorizzazione. In zona
limitrofa alla costruenda discarica ricadono aziende agricole che
praticano i metodi dell?agricoltura biologica;

il Dipartimento Ambiente era a conoscenza delle coltivazioni DOP prima del

rilascio del D.D.G. n. 4180/10; infatti nel decreto si fa riferimento alla

nota del comune di Scala Coeli del 07/08/2009, Prot. n. 2284, con la quale

il sindaco ha inviato al medesimo Dipartimento la delibera del consiglio
comunale n. 15 del 03/07/2009, nella quale si deliberava di essere
contrari a ogni discarica visto che nel territorio comunale esistono
aziende con certificazioni DOP : delibera originariamente considerata come

un motivo ostativo (vedi nota del Dip. Ambiente del 20/10/2009, prot.
21213), poi considerata come valutazione politica nella seduta del
10/03/2010 del Nucleo VIA-VAS-IPPC;

nella Relazione tecnica Tav. A.3 allegata al progetto presentato dalla
Bieco S.r.l. si legge testualmente, al punto “8.2.2 Aree agricole ed
alimentari protette – Regolamento CEE 2081/92-2092/91″ che: in base al
regolamento di cui trattasi, dopo ricerca sul territorio limitrofo alla
discarica non risultano presenti colture con marchi DOP e con IGP. Ciò

contrasta con il disciplinare di produzione della denominazione di origine

protetta dell’olio extravergine di oliva ?Bruzio?, il quale stabilisce
all’art. 3 : “1. La zona di produzione delle olive destinate alla
produzione dell’olio extravergine di oliva di cui all’art. 1 comprende,
nell’ambito del territorio amministrativo delle province di Cosenza, i
territori olivati dei sotto elencati comuni atti a conseguire le
produzioni con le caratteristiche qualitative previste nel presente
disciplinare di produzione: [omissis] Scala Coeli …[omissis] 4. La
zona di produzione delle olive destinate alla produzione dell’olio
extravergine di oliva a denominazione di origine controllata Bruzio
accompagnata dalla menzione geografica Colline Joniche Presilane
comprende, in Provincia di Cosenza, l’intero territorio amministrativo dei

seguenti comuni: [omissis] Scala Coeli …[omissis]

il territorio del comune di Scala Coeli è un territorio protetto in quanto
zona coperta dal marchio DOP Bruzio, menzione geografica ?Colline
Joniche Presilane?, e la presenza del DOP in tutto il territorio del
comune di Scala Coeli è attestata da un certificato del Presidente del
Consorzio di Tutela;

il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria nel gennaio 2012 ha
sospeso i lavori per il completamento della discarica e richiesto alla
ditta Bieco Srl di voler controdedurre in ordine alle questioni sollevate
dal rappresentante legale dei proprietari delle aree agricole della zona;
successivamente, a distanza di un anno, il Dipartimento Ambiente della
Regione Calabria, a seguito delle deduzioni della Bieco Srl e di una nuova

istruttoria, con atto del 25 gennario 2013, Prot. n. 0027625, ha
autorizzato la ripresa dei lavori per la costruzione della discarica
affermando che : ?in relazione alla presenza di aree DOP, con nota Prot.
n. 241929 del 10/07/2012 il Dipartimento Agricoltura della Regione
Calabria ha attestato che il Comune di Scala Coeli risulta inserito
nell’area di denominazione di origine protetta (DOP Bruzio) di cui al Reg.

CE 510/2006;
nella medesima nota si afferma che ?l’inserimento di un comune nella DOP,
nella fattispecie la DOP Bruzio, comprende anche le particelle ricadenti
nel foglio 62 interessate dai lavori di realizzazione della discarica
sopra emarginata. In ragione di quanto sopra, è sorta l’esigenza di
conoscere le caratteristiche proprie del luogo di ubicazione dell’impianto

per poter compiere le valutazioni previste dal Capo 2.1 del D.Lgs 36/2003,

in materia di localizzazione degli impianti di discarica di rifiuti
pericolosi e non pericolosi, nel quale è espressamente previsto: ?per
ciascun sito di ubicazione dell’impianto in relazione ai seguenti
parametri: [omissis] c) collocazione in zone di produzione di prodotti

agricoli ed alimentari definiti ad indicazione geografica o a
denominazione di origine protetta ai sensi del regolamento (CEE) n.
2081/92 e in aree agricole in cui si ottengono prodotti con tecniche
dell’agricoltura biologica ai sensi del regolamento (CEE) n. 2092/91?). A
tal fine, con nota prot. n. 252625 del 20/07/2012, è stato richiesto alla
ditta Bieco Srl di produrre documentazione fotografica, ortofoto di
dettaglio e planimetria dell’area di discarica, nonché relazione tecnica

sulla presenza (o meno) nelle zone di influenza della discarica in
questione di colture di pregio attinenti alla realizzazione dei prodotti
agricoli tutelati come Dop Bruzio e gli eventuali effetti della presenza

della discarica sulle stesse colture. Inoltre, il Dipartimento Ambiente
della Regione Calabria, sostiene che: le condizioni locali di

accettabilità della discarica sopra emarginata, in relazione alla presenza
di zone coperte dalla DOP Bruzio nell’area di relativa ubicazione sono
conformi ai disposti di cui al capo 2.1 del D.Lgs 36/2003 in quanto, per
come riportato nella relazione agronomica di progetto, l’area risulta
ricadere all’interno di zone argillose non conformi, a quanto previsto dal

disciplinare di produzione dell’olio extravergine di oliva Bruzio che,
all’art. 4 – caratteristiche di coltivazione – riporta : ?sono pertanto da

ritenere idonei unicamente gli uliveti i cui terreni sono sciolti o di
medio impasto e permeabili;

nell’ambito delle valutazioni previste dall’Allegato 1 del decreto
legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, concernenti l’ubicazione della
discarica di rifiuti non pericolosi, non risulta si sia tenuto conto delle

coltivazioni biologiche esistenti e praticate dalle aziende agricole
vicine, una delle quali addirittura confinante con la costruenda discarica;

il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ha quindi declassato,
unilaterlamente, i terreni coperti dal marchio DOP Bruzio a terreni
comuni, creando una zona franca non DOP in un Comune che ricade
interamente in tale tipologia. Il marchio DOP viene infatti riconosciuto
a seguito di una lunga istruttoria, cui partecipano il Ministero delle
politiche agricole e la Comunità Europea. Non si vede dunque come la
Regione possa disconoscere il marchio per singole porzioni di terreno;

il riconoscimento della DOP Bruzio è avvenuto in base al Regolamento CE n.
1065/97 (pubblicato sulla GUCE L.156/97 del 13/06/1997) con cui è stata
registrata la denominazione d’origine protetta. Con il decreto del
Ministro delle politiche agricole e forestali del 29 settembre 1998 è
stato recepito il Disciplinare di Produzione, nel quale sono descritte
anche le zone sottoposte alla tutela giuridica del marchio DOP dell?olio
extravergine di oliva ?Bruzio? – menzione geografica colline ioniche
presilane;

con il decreto ministeriale 13 gennaio 2005 (G.U. n. 17 del 22 gennaio
2005) è avvenuto il riconoscimento del Consorzio per la tutela e la
valorizzazione dell?olio extravergine di oliva D.O.P. ?Bruzio? e
l’attribuzione dell?incarico a svolgere le funzioni, di cui all?art. 14,
comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 . Con il Decreto del
Ministero delle politiche agricole (G.U. n. 49 del 1 marzo 2011) è stato
riconfermato l?incarico al Consorzio di tutela e valorizzazione dell?olio
extravergine di oliva DOP Bruzio;

risulta agli interroganti che il Dipartimento Ambiente della Regione
Calabria abbia richiesto all?Assessorato all’agricoltura se l?area della
costruenda discarica sia nella zona a DOP Bruzio ed in particolare se in
essa ricadano aziende agricole che praticano i metodi dell?agricoltura
biologica. L’Assessorato avrebbe risposto al quesito affermativamente,
precisando che al foglio 62 del catasto terreno del comune di Scala Coeli
vi sono aziende agricole, limitrofe alla discarica che praticano
l?agricoltura biologica e sono assoggettate al regime di controllo, cosi
come previsto dalla normativa vigente, e che tutto il territorio del
Comune di Scala Coeli, compreso il foglio 62 ricade nella DOP Bruzio
menzione geografica Colline Joniche presilane;

risulta altresì agli interroganti che numerose altre irregolarità nelle
diverse fasi della procedure siano state segnalate dal legale che tutela
gli interessi di alcuni proprietari di terreni della zona,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo sono a conoscenza di quanto esposto in premessa;

se corrisponda al vero che il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria

abbia modificato l?area geografica di tutela giuridica del marchio DOP
Bruzio – Colline joniche presilane, escludendo alcuni terreni del comune
di Scala Coeli;

se corrisponda al vero che non si sia tenuto conto, nell’iter
autorizzativo della discarica di rifiuti speciali, delle coltivazioni
praticate con il metodo dell’agricoltura biologica dalle aziende agricole
limitrofe alla costruenda discarica e dell’esistenza del marchio DOP ;

quali iniziative si intendano assumere al fine di assicurare il rispetto
delle procedure indicate dalla normativa comunitaria e nazionale in
materia di ubicazione delle discariche nonchè di garantire la tutela delle
produzioni agricole biologiche della zona e delle relative denominazioni
di origine protetta.

Distinti Saluti

Matteo Incerti