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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Fondi neri dimenticati nelle casse del Vaticano Il denaro extra bilancio era nascosto in conti settoriali che non comparivano nei rendiconti

Fondi neri dimenticati nelle casse del Vaticano Il denaro extra bilancio era nascosto in conti settoriali che non comparivano nei rendiconti
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Grazie ai fondi neri….. il Vaticano non è in bancarotta. Le finanze Vaticane stanno
meglio di quanto non emerga dai conti. A spiegarlo, in un’intervista alla rivista
britannica Catholic Herald, è il cardinale George Pell. influente cardinale australiano.
Il prefetto del Segretariato per l’Economia dello stato pontificio, dopo una profonda
indagine, ha scovato centinaia di milioni di euro nascosti in conti settoriali che
non comparivano a bilancio. I fondi consentiranno di evitare il crack finanziario.
L’organismo diretto da Pell è stato voluto da Papa Francesco per pulire a fondo
le finanze della Santa Sede, nel mirino dei cardinali all’ultimo conclave per le
passate gestioni opache. A rivelare fondi neri, scovati studiando documenti finanziari,
è stato lo stesso Pell. “Il Vaticano non è in bancarotta, adesso si volta pagina”,
ha scritto il cardinale, sottolineando che l’ultimo rendiconto registrava un deficit
di oltre 24 milioni di euro. L’Istituto per le opere di religione (IOR), comunemente
indicato come “La banca del Vaticano” e la principale istituzione finanziaria della
Santa sede. Quello dei soldi della Chiesa è un tema che ritorna a più riprese nel
dibattito mediatico, osserva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti
[1]”. Si sente spesso parlare di patrimoni sconfinati, più o meno realistici,
e di gestioni opache del denaro. Meno spesso ci si prende la briga di calcolare il
contributo sociale (ed economico) che la maggior parte delle attività legate alla
Chiesa mette a disposizione del bene comune. Cerchiamo qui di raccogliere alcuni
dati significativi.Ogni anno è possibile conoscere il bilancio consuntivo del Vaticano,
per esempio nel 2009 le entrate sono state di circa 250 milioni di euro e le uscite
di circa 254 milioni di euro. Nel 2011 c’è stato un disavanzo di quasi 15 milioni
di euro. Cifre che potrebbero impressionare, ma per avere un punto di riferimento,
John Allen, noto vaticanista del NCR cita l’Università di Harvard che con i suoi
20.000 studenti ha un bilancio di 3,7 miliardi di dollari (circa 2,8 miliardi di
euro), cioè 11 volte il bilancio Vaticano.Per quanto riguarda lo Ior, l’istituto
bancario senza fini di lucro nato nel 1942, recentemente abbiamo fatto notare come
il suo intero patrimonio, che raggiunge i 6 miliardi di euro, sia meno della metà
del patrimonio dell’uomo più ricco d’Italia. Oltre al fatto che di questi 6
miliardi solo una parte è di proprietà del Vaticano, il resto appartiene a ordini
religiosi, diocesi e altri movimenti e organizzazioni cattoliche. In giro per il
mondo è noto che la Chiesa porta avanti non soltanto attività religiose o di culto
ma anche numerose iniziative di tipo sociale. A questo proposito è utile osservare
quale sia l’impatto economico di queste attività. In particolare in ambito sanitario
la Chiesa si occupa del 26% di tutti i servizi sanitari nel mondo, come ha riportato
l’Unaids, un’agenzia Onu che si occupa di lotta all’Aids, in un suo documento
del 2004. La Caritas internationalis nel 2011 ha svolto programmi internazionali
in risposta emergenze umanitarie in favore di più di 2 milioni di persone spendendo
1,3 miliardi di euro e altri 600 milioni per la lotta alla povertà nei diversi paesi.
Solo la metà di questi soldi arriva da aiuti internazionali, il resto proviene da
donazioni private. Per fare qualche esempio nel gennaio 2011 a seguito di forti monsoni
in Sri Lanka che hanno lasciato migliaia di famiglie senza una casa, la Caritas ha
dato da mangiare a 15.000 persone oltre a fornire di razioni alimentari 270.000 famiglie,
o in Pakistan dopo un’inondazione nell’agosto 2011 la Caritas ha predisposto
tende per 8.171 famiglie e ha assistito 250.000 pazienti in centri sanitari. Il Segretariato
generale della Caritas, ente che ha sede in Vaticano e che coordina l’attività
di tutte le sezioni locali, ha un bilancio di circa 3 milioni di euro.