Filt Cgil Calabria: “L’Anas si costituisca parte civile nel processo Alba di Scilla”
Mag 06, 2013 - redazione
“Sarebbe un segno di civiltà e di rispetto”
Filt Cgil Calabria: “L’Anas si costituisca parte civile nel processo Alba di Scilla”
“Sarebbe un segno di civiltà e di rispetto”
Riceviamo e pubblichiamo:
La FILT-CGIL della Calabria è venuta a conoscenza che l’ANAS (almeno per adesso) non si è costituita come Parte Civile ammessa all’udienza preliminare del procedimento “Alba di Scilla” contro le cosche Nasone-Gaietti. Vorremmo ricordare che il tutto è iniziato circa un anno fa, grazie alla denuncia di un piccolo imprenditore, che ha portato a tutta una serie di arresti che, partendo dal presunto capoclan, hanno consentito la disarticolazione della storica cosca di Scilla che imponeva il proprio dominio anche sui lotti della SA-RC. Gli sviluppi dell’inchiesta hanno portato anche ad arresti di soggetti direttamente presenti nei cantieri, addirittura per difendere i diritti dei lavoratori la cui vera funzione era, però, di riscuotere il pizzo della cosca Nasone di cui erano affiliati. Dott. Ciucci Lei è buon conoscitore delle realtà e dei territori di cui stiamo parlando, per non capire che l’ANAS – nella sua qualità di società che gestisce, per conto dello stato i lavori sulla SA-RC- , ha <<sempre>> il dovere etico e morale di rappresentare, in modo inequivocabile, la propria intransigenza rispetto a un sistema blindato e omertoso di malaffare che solo poche volte si riesce a scalfire; questa vicenda è una di quelle dove tutti i soggetti onesti hanno la possibilità di essere protagonisti anche sul versante dell’esempio che possa dare seguito all’emulazione. Proprio per questo vogliamo auspicare che l’ANAS – riconoscendo fino in fondo il proprio ruolo indirizzato verso la legalità – voglia al più presto rimediare a questa <<dimenticanza>> e costituirsi parte civile COME segno di civiltà e per rispetto anche delle risorse economiche della collettività.
Segreteria regionale FILT-CALABRIA
Pino DEFELICE