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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Figli riconoscono bara Mike, mai stata aperta

Figli riconoscono bara Mike, mai stata aperta

| Il 09, Dic 2011

‘Siamo soddisfatti’ hanno detto Michele e Nicolo’

Figli riconoscono bara Mike, mai stata aperta

‘Siamo soddisfatti’ hanno detto Michele e Nicolo’

 

 

(ANSA) MILANO – “Siamo soddisfatti perché abbiamo riconosciuto la bara”. Queste le parole dei figli di Mike Bongiorno, Michele e Nicolò, che si sono recati all’Istituto di Medicina Legale di Milano per il riconoscimento del feretro del padre, trafugato nel gennaio dello scorso anno dal cimitero di Dagnente di Arona e ritrovato ieri pomeriggio a Vittuone a una trentina di chilometri di Molano. A quanto si è appreso non sarebbe stato necessario aprire la bara.

LA BARA MAI STATA APERTA – La bara di Mike Bongiorno, trafugata nel cimitero di Dagnente di Arona (Novara) e ritrovata ieri a Vittuone (Milano), non sarebbe mai stata aperta, secondo i primi accertamenti effettuati stamani all’Istituto di medicina legale di Milano. I bulloni, infatti, sarebbero ancora saldati alla struttura del feretro. In questo caso non sarebbe necessario procedere all’apertura della bara e a un’analisi del dna della salma, che potrebbe essere dissequestrata già nelle prossime ore.

CC, INDAGINI ACCURATE ANCHE A VITTUONE – Le indagini dei carabinieri sul ritrovamento della bara e della salma di Mike Bongiorno saranno particolarmente accurate anche sul luogo del ritrovamento, ieri, a Vittuone nel Milanese. Lo ha spiegato oggi il colonnello Lorenzo Falferi. I militari analizzeranno se sul terreno i malviventi possano avere lasciato qualche cicca di sigaretta o tracce di pneumatico. Sulla bara invece si cercano, anche con apparecchiature sofisticate, tracce biologiche come una goccia di sudore o una impronta. Si aspettato, forse anche già nel pomeriggio, i risultati. L’Arma vuole anche capire se il luogo dove è stata trovata la bara – una roggia isolata vicino alla chiesetta del Lazzaretto – è stato scelta casualmente dai malviventi o invece ci possa essere una relazione con il territorio cioé se qualche appartenente alla banda criminale possa risiedere o avere interessi nella zona.

VITTUONE (MILANO) – Non erano serviti gli appelli della famiglia e dei tanti amici e colleghi del mondo dello spettacolo subito dopo il furto dal cimitero di Dagnete di Arona (Novara) della bara di Mike Bongiorno, nella notte tra il 24 e il 25 gennaio scorso. Finalmente, dopo quasi un anno, la bara del piu’ popolare presentatore televisivo italiano e’ stata trovata a Vittuone, un piccolo paese del milanese. L’ha notata nel primo pomeriggio una persona che stava transitando lungo la strada che da Vittuone conduce al Parco Sud: era appoggiata al muro della chiesetta del Lazzaretto, accanto alla quale c’e’ anche una statua di padre Pio. L’uomo ha chiamato subito i carabinieri che non hanno avuto dubbi sul fatto che si trattasse della bara di Mike Bongiorno, in quanto c’era ancora la targhetta con inciso il nome, le date di nascita e di morte. I carabinieri del posto hanno quindi avvisato i loro colleghi di Novara che conducono le indagini per il furto, i quali sono corsi a Vittuone con le fotografie della bara per verificare che si trattasse proprio di quella del presentatore televisivo. Il riscontro e’ stato positivo. Da Parma sono poi arrivati i carabinieri del Ris per l’identificazione scientifica della salma che e’ stata trasferita, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Milano Tiziana Siciliano, all’Istituto di medicina legale milanese. Oggi,  alla presenza dei familiari, la bara sara’ aperta e avverra’ l’identificazione ufficiale. ”Adesso stiamo decisamente meglio, siamo felicissimi che sia stato ritrovato il corpo, anche perche’ e’ sempre stata l’unica cosa che ci interessava davvero”, ha detto Michele Bongiorno, figlio primogenito di Mike che insieme al fratello Nicolo’ e’ subito rientrato a Milano dalla localita’ di vacanza dove si trovava da qualche giorno. Daniela Zuccoli, la vedova, e’ rimasta a casa a Milano. Fiorello, che il giorno del funerale del suo grande amico Mike in piazza Duomo a Milano aveva annunciato che avrebbe iniziato tutti i suoi spettacoli con ‘Allegria!’, appresa la notizia ha scritto su Twitter: ””Evviva! Mike e’ stato trovato. L’ho appena saputo. Bellissimo regalo di Natale alla sua famiglia e a quanti gli hanno voluto bene! Allegria!” La strada che porta alla chiesa del Lazzaretto e’ subito stata chiusa al traffico dai carabinieri per impedire a giornalisti, fotografi, operatori televisivi, ma anche ai molti curiosi, di accedere alla zona. La famiglia di Mike, infatti, ha pregato i carabinieri di fare tutto il possibile affinche’ la bara non venisse fotografata e ripresa dalle telecamere. Sul posto e’ arrivato anche il sindaco di Vittuone Enzo Tenti, che era stato dai carabinieri per avere informazioni piu’ precise: ”Sono qui ma non fanno passare neppure me”, ha detto. Tutto e’ stato eseguito con la massima discrezione per evitare fughe di notizie e, soprattutto, riprese televisive al punto che il titolare dell’impresa di pompe funebri ha avuto a sua volta difficolta’ a raggiungere la zona: ”Mi hanno chiamato i carabinieri – ha detto Adriana Ranziani – ma non posso assolutamente dire nulla, mi hanno solo chiesto di venire con un carro funebre per portare via una bara”. ”Secondo me – ha spiegato una signora che abita in una cascina a 300 metri dalla zona del ritrovamento – l’hanno abbandonata questa notte. Questa zona, anche se e’ in aperta campagna, e’ sempre frequentata. Ci sono alcune case, compresa la mia, e poi molta gente viene qui in bicicletta e a fare jogging. Escludo che qualcuno possa essere arrivato qui in pieno giorno per abbandonare una bara”. ”Questa zona – dice un uomo – e’ frequentata solo durante il giorno da chi ci abita oppure da gente che viene con il cane, in bicicletta o per correre. Non c’e’ illuminazione per cui, secondo me, e’ stata lasciata la notte scorsa”. Concluse tutte le formalita’ il feretro verra’ riportato nel piccolo cimitero che s’affaccia sul lago Maggiore, scelto dallo stesso Mike per la sua sepoltura.