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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Faceboom sabato sbarca a Cosenza Livia Blasi e Giap Parini in conversazione con Paola Bottero

Faceboom sabato sbarca a Cosenza Livia Blasi e Giap Parini in conversazione con Paola Bottero
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«C’è la consapevolezza, il cinismo di Charles Bukowski, per cui non cerchiamo
affetto ma successo. C’è quel tentativo di guadagnarsi un quarto d’ora di celebrità,
di Andy Warhol. C’è un argomento feroce ed ispido in una scrittura che conquista».
Così Livia Blasi ha raccontato nel settimanale del TgR Faceboom, l’ultima opera
narrativa di Paola Bottero edita da sabbiarossa, collana STORIE. E sarà proprio
la giornalista Rai ad incalzare, con il sociologo Giap Parini, l’autrice nella
presentazione cosentina dell’opera. L’appuntamento è per sabato 16 gennaio alle
18:30 alla libreria Ubik di Cosenza, in via Galliano, e sarà un dialogo a tuttotondo
dentro e fuori Faceboom, dentro e fuori Facebook.

Le 18 vite che scorrono e si intrecciano, alternando un protagonista maschile ad
uno femminile, nel social network più noto, sono vite ordinarie. Come ordinaria
è l’assenza di amore che le ordina e coordina. E sotto gli occhi attenti, quasi
crudeli della Bottero non c’è Facebook, né l’ansia di apparire che spinge a
“postare” o “likare” in un vortice bulimico, ma la deriva sociale di un vivere
che è sopravvivere, di un’apparenza che fagocita quasi completamente la sostanza.
Non è il social a scoppiare, a fare “boom” nel titolo e dentro le storie della
narratrice. Sono piuttosto le facce postate, commentate, cercate, fotografie reali
e virtuali del nulla in cui ci si rifugia sempre più spesso nel vano tentativo di
sfuggire alla realtà. Porte chiuse ai sentimenti per aprire un computer, un notebook,
uno smartphone. Nessuna esplosione di vita vera, una realtà che è un’implosione
verso il nulla, inseguito con accanimento.

Livia Blasi e Giap Parini restituiranno certamente un senso, un antidoto, o quantomeno
una lettura approfondita al nulla così crudelmente dipinto dalla narratrice per
offrire uno spaccato di questa nostra società dell’apparire che ben poco spazio
lascia a valori o sentimenti.