Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Estorsione e traffico d’armi, sei arresti a Cosenza

Estorsione e traffico d’armi, sei arresti a Cosenza

Secondo gli inquirenti, che hanno effettuato gli arresti dopo sei mesi di indagine, le armi sarebbero state destinate alla commissioni di reati di particolare gravità

Estorsione e traffico d’armi, sei arresti a Cosenza

Sei persone arrestate a Cosenza e in alcuni paesi dell’hinterland con l’accusa, a vario titolo, di traffico d’armi e di estorsione. Secondo gli inquirenti, che hanno effettuato gli arresti dopo sei mesi di indagine, le armi sarebbero state destinate alla commissioni di reati di particolare gravità

 

COSENZA – I carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno messo a segno un’operazione che ha sventato un’estorsione e intercettato un giro d’armi potenti, che, secondo gli inquirenti, erano destinate a gravi crimini. I militari dell’Arma hanno arrestato sei persone in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Cosenza su richiesta del pm Giuseppe Casciaro in relazione ad una indagine più ampia svolta nel corso degli ultimi 6 mesi. Alcuni degli arrestati sono accusati di un’estorsione commessa ai danni di un procacciatore d’affari, mentre ad altri viene contestato il traffico di armi anche clandestine. Nel corso dell’attività investigativa, avviata nello scorso mese di marzo, i carabinieri hanno sequestrato numerose armi che si pensa potessero essere destinate alla commissione di gravi reati. Gli arresti sono stati eseguiti a Cosenza ed in alcuni centri dell’hinterland.
Le persone coinvolte nell’operazione sono Antonio Dodaro, 48 anni; Antonio Belsito 52 anni; Gianfranco Bruzzese, 45 anni; Eugenio Iannotti 56 anni; Pasquale Imperatore, 42 anni; Luigi Imperatore, 23 anni. Per quest’ultimo è stato disposto l’obbligo di firma. Dodaro e Belsito, invece, sono stati condotti in carcere, mentre gli altri ai domiciliari. Quasi tutti erano già noti alle forze dell’ordine. Molti di loro sono disoccupati, ma c’è anche un tassista, si tratta di Antonio Dodaro.