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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Epatite A ed escherichia coli per il ghiaccio e l’acqua, è allarme in Albania Nuovi casi di ricoveri in ospedali. Lo Sportello dei Diritti mette in guardia i turisti italiani

Epatite A ed escherichia coli per il ghiaccio e l’acqua, è allarme in Albania Nuovi casi di ricoveri in ospedali. Lo Sportello dei Diritti mette in guardia i turisti italiani
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Arrivano le ferie e chi decide di volare all’estero deve fare
attenzione al rischio di malattie infettive: sono infatti varie le
infezioni endemiche in vari territori. Vanno ricordati, oltremodo, i
rischi, anche gravi, connessi all’ingestione di acqua o alimenti
contaminati che possono causare patologie quali l’epatite virale A,
e che richiedono il rigoroso rispetto di norme alimentari che evitino
il pericolo di contaminazione”. E’ il caso dell’allerta ghiaccio che
viene distribuito in alcuni bar in tutta Tirana,capitale dell’Albania,
che ha portato martedì tre casi infetti da epatite in ospedale.
Secondo il capo del servizio dell’ospedale infettivi di Tirana,
Pellumb Pipero, sembra che l’acqua utilizzata per produrre il ghiaccio
sia contaminata dall’epatite A e dall’escherichia coli.
“Dall’esperienza clinica in particolare con l’epatite A, abbiamo nuovi
casi all’ospedale e indirettamente ho accusato il ghiaccio utilizzato
nei bar o nei ristoranti come una potenziale fonte o via di
trasmissione di molte malattie infettive di natura virale o batterica.
perché non ho informazioni precise sul fatto che il ghiaccio sia
prodotto in condizioni ottimali, in secondo luogo, sono sicuro che sia
prodotto con acqua di rete che non è sempre sicura o non sempre
intatta “, ha affermato Pipero. Il virus dell’epatite A viene
trasmesso attraverso l’ingestione di cibo e acqua contaminati o
attraverso il contatto diretto con una persona infetta, secondo
l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si diffonde, dunque, quando
le persone non lavano le mani correttamente dopo aver utilizzato il
bagno. Chiunque non sia stato vaccinato o precedentemente infetto può
essere infettato. Il periodo di incubazione è solitamente di 14-28
giorni. I sintomi vanno da lievi a gravi e possono includere febbre,
malessere, perdita di appetito, diarrea, nausea, disturbi addominali,
urine scure e un ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi.
Per tale ragione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, mette in guardia i
turisti e viaggiatori che si recano nel “Paese delle Aquile” meta
turistica molto gettonata in questo periodo dell’anno, a prestare la
massima attenzione ai cibi non cotti e a bere acqua solo imbottigliato
evitando il ghiaccio e in caso di qualsiasi sintomo di malesseri di
rivolgersi prontamente ai servizi sanitari.