Ecco la lettera aperta alle Istituzioni di un cittadino emigrato di Lamezia Terme

Enzo Berbera: “La politica non si cura del turismo”

Ecco la lettera aperta alle Istituzioni di un cittadino emigrato di Lamezia Terme

Riceviamo e pubblichiamo:

Sono un cittadino che di tanto in tanto ritorna a Lamezia Terme……..*
*La Costituzione italiana prescrive che sia la Repubblica a provvedere alla
conservazione di opere d’arte, edifici storici e paesaggio. Il patrimonio è
un bene pubblico, ha “interesse generale” e concorre, con scuola e
università, alla rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale”
che pregiudicano il “pieno sviluppo della persona”. Non è una collezione di
beni sublimati e avulsi: è invece un’istituzione capacitante al pari e di
più di ogni altra istituzione formativa.*
*Malgrado l’impegnativo proposito dei costituenti, l’affanno dell’apparato
pubblico di tutela, risultato di decenni e decenni di incuria politica
alternata a tagli, è oggi palese. *
*Perchè non ci si chiede come mai molti stranieri vogliono bagnarsi sempre
meno nei nostri mari, visitare le nostre città, mangiare e vestire
italiano, “L’Italia e il ‘made in Italy’ sono le nostre migliori
ricchezze.*
*Bisognerebbe educare non solo i ragazzi ma sopratutto le classi
dirigenti,i sindaci,i consiglieri comunali, regionali, i deputati, i senatori
a comprendere il valore del nostro patrimonio storico-artistico. Loro
spesso non ne comprendono il senso. Ignorano la storia e la geografia oltre
che l’economia.
*Quante occasioni perdiamo! Basta dare uno sguardo alla città di Lamezia
ed al suo comprensorio per comprendere il senso delle nostre parole.*
*Le parole e le iniziative che coraggiosamente e caparbiamente mettono in
campo associazioni come il Wwf o Italia nostra, anche a Lamezia
Terrme, rimangono solo impegno dove le amministrazioni restano sorde e mute.
*Una politica del turismo incentrata sul patrimonio può essere qualificata
e innovativa e prosperare a ridosso della ricerca, risultando responsabile
e remunerativa. Non abbiamo dubbi in proposito. Ma è questa anche la
determinazione del governo? Posta in termini inequivoci e brutali,
l’alternativa cui ci troviamo davanti è: cosa intendiamo offrire alle
giovani generazioni, opportunità di impiego qualificato nella scuola, nelle
università, nei laboratori di restauro e nei centri di ricerca, in
un’industria creativa sfidante e adeguatamente dimensionata, coordinata a
livello europeo, che abbia ambizioni di competere con l’industria creativa
americana; *
*Quali obiettivi economici e politico-culturali ci ripromettiamo dalla
stretta correlazione tra politiche della tutela e promozione del turismo?
Ricordiamo quanto ci ripromettevamo in un recente passato: multinazionali
disposte a noleggiare Pompei (o gli Uffizi o Agrigento o Segesta) per
lanciare i loro prodotti in una sera d’estate. E’ lecito diffidare di
proposte tanto aleatorie e improvvisate.*
*Pensate che tanti comuni, Lamezia compresa, non ha ritenuto opportuno
dotarsi di un assessorato al Turismo…..è quanto dire.*
*Sarebbe dissennato dilapidare un’eredità culturale prodigiosa e
millenaria, ridurla a gadget del consumo turistico di massa per poi avere
in cambio, per migliaia di giovani precari, nient’altro che abiti da
hostess o costumi da gladiatori.*
Enzo Berbera