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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Elezioni del Consorzio di bonifica tirreno reggino al vetriolo

Elezioni del Consorzio di bonifica tirreno reggino al vetriolo

Confagricoltura e Cia replicano alla Coldiretti

Confagricoltura e Cia di Reggio Calabria chiedono l’annullamento delle elezioni del Consorzio di bonifica tirreno reggino

Anomalie nelle elezioni del Consorzio di bonifica tirreno reggino? 

Elezioni del Consorzio di bonifica tirreno reggino al vetriolo

Confagricoltura e Cia replicano alla Coldiretti

 

 

 

“Non si riesce a comprendere il nervosismo della Coldiretti, ed in particolare quello del suo Presidente Regionale, all’ipotesi di un ricorso formale su alcune fondate violazioni delle procedure con cui si sono svolte le elezioni del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino. Violazioni segnalate anche da molti consorziati che non sono stati messi in condizione di potere esprimere liberamente il loro voto attraverso l’esercizio delle delega. Appare alquanto sconcertante, da parte di Coldiretti, chiamare in causa il Commissario del Consorzio per essersi candidato, facendo immaginare chissà quale recondito interesse personale, quando la stessa Organizzazione ha candidato in quasi tutti i consorzi di bonifica della regione i commissari nominati dalla politica, molti dei quali di agricoltura si interessano solo a tavola quando assaporano qualche gustoso frutto della terra”.

Non si fa attendere la risposta di Confagricoltura e Cia al pesante attacco messo in atto da Coldiretti nei confronti delle due Organizzazioni Agricole.

“Quando si usa la doppia morale – evidenziano i massimi responsabili di Confagricoltura e Cia – non si può pensare di essere credibili. Coldiretti ci dovrebbe spiegare, non solo a noi ma a tutti gli agricoltori, come mai quando il ricorso per inficiare libere elezioni è presentato dai loro associati, come successo per le precedenti elezioni del Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino, quando a vincere è stata la lista di Confagricoltura e Cia, è un diritto democratico, mentre quando viene presentato da altri agricoltori diventa un abuso. Rammentiamo infatti a Coldiretti, ed al suo presidente regionale, se non lo hanno dimenticato, che chi ha messo in atto le procedure di ricorso e operato per la continuazione del commissariamento del Consorzio Alto Ionio Reggino è stato proprio il Commissario dello stesso, guarda caso alto Dirigente di quella Organizzazione, arbitro e interessato suggeritore”.

“Ricordiamo ai vertici di Coldiretti – continuano i dirigenti di Confagricoltura e Cia – che il ricorso per inficiare le elezioni del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino ha dei fondamenti giuridici validi e provati. Rilievi che non potevano essere denunciate prima che si fosse compiuta la violazione dei diritti degli agricoltori consorziati”.

“Noi crediamo – sottolineano Confagricoltura e Cia – con senso di responsabilità e per il bene dei Consorzi di Bonifica, del personale che giornalmente opera in mille difficoltà, e per gli agricoltori che vivono con sofferenza questo particolare momento di crisi, che quanto sta avvenendo nei Consorzi di Bonifica di qualche ben conosciuta area della regione, di cui non solo la stampa si sta occupando ma anche la magistratura, debba fare riflettere tutti i Dirigenti delle Organizzazioni Professionali Agricole. Tentare, come sta facendo Coldiretti, di mettere bandierine su questo o quell’ente, passando sulla testa dei veri agricoltori, solo per potere dire siamo i più forti, senza porsi minimamente il problema della corretta gestione amministrativa e finanziaria (Unione Regionale dei Consorzi di Bonifica, Associazione Regionale Allevatori solo per fare qualche esempio), diventa molto pericoloso e si rischia di incrinare pericolosamente la fiducia degli agricoltori verso il mondo della rappresentanza”.