Due arresti per l’omicidio Nigro, l’imprenditore non si piegò al potere dei clan mafiosi L'operazione è stata eseguita su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia
L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita nel corso della notte. Mario Pranno è stato arrestato per un omicidio avvenuto quasi 40 anni fa, il 18 novembre del 1981 a Cosenza. La vittima, Santo Nigro commerciante di Cosenza venne ucciso perchè non voleva pagare il pizzo al clan Perna-Pranno. Oltre a Mario Pranno, 64 anni, è finito in manette anche Francesco Cicero di 59 anni. Le indagini hanno consentito di ricostruire che l’efferato crimine, nel corso del quale rimase ferito ad una gamba anche un figlio della vittima. Il delitto avvenne dentro un negozio di proprietà di Nigro in fase di ristrutturazione su via Popilia. Nigro si era rifiutato di pagare e il clan doveva ucciderlo per dare un segnale del proprio potere criminale agli altri esercenti.
A quasi 40 anni di distanza dunque, gli uomini della Sezione Operativa DIA di Catanzaro, coordinati dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno arrestato Pranno e Cicero, ritenute gravemente indiziate di concorso in quell’omicidio e “figure storiche di rilievo della criminalità organizzata cosentina”. Un periodo quello in cui avvenne il delitto, nel corso del quale era in atto una guerra tra i clan Perna- Pranno e Pino-Sena. Sull’omicidio Nigro hanno riferito diversi collaboratori di giustizia parlando del movente e dei mandanti tant’è che lo stesso Pranno, in un breve periodo di collaborazione con la giustizia iniziato durante il maxi processo Garden se ne era assunto la paternità. Il boss venne arrestato nel dicembre 2000 in un appartamento del quartiere San Vito a Cosenza per essere poi scarcerato nel 2015. La collaborazione con la giustizia di Pranno conclusasi nel 2000 con la sua fuga da una località protetta Cicero, finito in carcere insieme a Pranno stamattina è ritenuto il palo dei killer.
La guerra tra i clan Perna-Pranno e Pino-Sena
In quel particolare periodo storico la città e la provincia di Cosenza erano sconvolte dalla guerra tra i clan Perna- Pranno e Pino-Sena e il clan Perna-Pranno con le estorsioni degli imprenditori ricadenti nella propria zona d’influenza tentava di garantirsi le risorse economiche per fronteggiare i rivali. All’epoca Pranno era uno dei capi più violenti del suo clan, così come poi riconosciuto dalla sentenza irrevocabile del maxiprocesso Garden che lo condannò a 20 anni di reclusione, pur riconoscendogli la speciale attenuante per i collaboratori di giustizia.Arrestato dopo la fuga , venne scarcerato a giugno del 2015. Francesco Cicero detto il “pirata” ,è fratello di Domenico, detto “Micuzzo”, che dopo il processo Garden assunse la reggenza del gruppo Perna-Pranno.