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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Svolta nel caso della donna uccisa nell’Alto Tirreno cosentino: confessa l’ex cognato L'uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità davanti ai pm e ai carabinieri

Svolta nel caso della donna uccisa nell’Alto Tirreno cosentino: confessa l’ex cognato L'uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità davanti ai pm e ai carabinieri
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Dopo un lungo interrogatorio, Paolo Di Profio ha confessato l’omicidio della cognata Anna Giordanelli, 53 anni, medico di base di Cetraro, colpita alla testa ieri pomeriggio mentre stava facendo jogging. Nei confronti di Di Profio è stato emesso un decreto di fermo. L’uomo, infermiere nell’ospedale del paese, era sposato con la sorella della vittima, che riteneva responsabile della sua separazione.
Grazie alle testimonianze dei familiari, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’uomo. L’uomo è stato inchiodato grazie al ritrovamento dell’arma del delitto, un piede di porco ancora sporco di sangue, e capelli, poco lontano dal luogo in cui il cadavere della dottoressa è stato trovato. Le indagini, comunque, non sono ancora concluse. Non si escludono altre iscrizioni nel registro degli indagati.

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CETRARO (COSENZA) – Una donna, Anna Giordanelli, di 53 anni, medico, è stata uccisa a Cetraro, un centro dell’Alto Tirreno Cosentino, in circostanze sulle quali sono in corso le indagini da parte dei carabinieri. Secondo le prime notizie, Anna Giordanelli, che era medico di base a Cetraro ed era sposata con figli, è stata aggredita per strada mentre passeggiava in una via della periferia del paese e colpita alla testa con un corpo contundente. La morte della donna è stata istantanea. Sul movente dell’omicidio, al momento, non si esclude alcuna ipotesi.

«Tutte le ipotesi sono al vaglio e, al momento, non mi sento di escluderne nessuna», ha commentato il procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano. Non si capisce al momento, ed è questo il dubbio principale che stanno tentando di sciogliere i carabinieri e la Procura, se il movente dell’aggressione sia legato ad un tentativo di rapina o altri motivi. Secondo quanto ha riferito il procuratore Giordano, sull’asfalto, all’altezza del punto del marciapiede in cui è stata aggredita la dottoressa, sarebbero state trovate tracce di pneumatici che potrebbero appartenere all’automobile dell’aggressore. La Procura, per accertare le modalità di quanto accaduto, ha disposto l’autopsia sul cadavere della donna. «Dobbiamo valutare tutti gli elementi possibili – ha detto il procuratore Giordano – prima di poter formulare ipotesi complete sulla natura di questo omicidio, che al momento appare indecifrabile. Prima di poter dire qualcosa di concreto, dunque, dobbiamo aspettare l’informativa dei Carabinieri e l’esito dell’autopsia».