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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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De Angelis commenta positivamente l’approvazione in Commissione del pacchetto delle politiche di coesione

De Angelis commenta positivamente l’approvazione in Commissione del pacchetto delle politiche di coesione

Il deputato europeo sostiene: “E’ un testo positivo, perché notevolmente migliorato rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea. Ci lasciamo alle spalle anni di rigore sul piano delle procedure, agevolando la semplificazione delle norme”

De Angelis commenta positivamente l’approvazione in Commissione del pacchetto delle politiche di coesione

Il deputato europeo sostiene: “E’ un testo positivo, perché notevolmente migliorato rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea. Ci lasciamo alle spalle anni di rigore sul piano delle procedure, agevolando la semplificazione delle norme”

 

L’europarlamentare Francesco De Angelis commenta positivamente l’accordo sul
Quadro finanziario pluriennale e l’approvazione del pacchetto coesione da parte
della Commissione per lo sviluppo regionale di cui fa parte. Dichiara De Angelis:
“E’ un testo positivo, perché notevolmente migliorato rispetto alla proposta
iniziale della Commissione europea. Ci lasciamo alle spalle anni di rigore sul piano
delle procedure, agevolando la semplificazione delle norme e la possibilità di non
disperdere le risorse impegnate, ma non spese. Per quanto riguarda i criteri di governance,
il Parlamento europeo ha giocato una partita importante assieme al Comitato delle
Regioni affinché i livelli regionali e locali siano pienamente coinvolti nella redazione
dei piani strategici nazionali, che poi altro non sono se non la definizione degli
obiettivi di medio-lungo periodo sui territori. Il ragionamento che ci ha guidati
in Commissione è stato quello di puntare prioritariamente su semplificazione, trasparenza
e concertazione territoriale. Tre obiettivi raggiunti. Tra settembre e ottobre voteremo
il pacchetto legislativo sul futuro quadro finanziario pluriennale, e solo allora
potremo quantificare l’entità reale dei co-finanziamenti Ue paese per paese e
regione per regione. Sicuramente abbiamo gettato le premesse per la politica di coesione
del futuro in un quadro che non penalizza più l’Italia come invece rischiava di
accadere”. In merito alla condizionalità macroeconomica, ossia l’idea di legare
l’erogazione dei fondi strutturali al rispetto del patto di stabilità, l’eurodeputato
De Angelis conferma la propria contrarietà: “Le ragioni sono molteplici. Primo,
non si capisce perché le regioni d’Europa da sole dovrebbero pagare il prezzo
delle responsabilità macroeconomiche nazionali, che sono invece in capo ai governi
centrali. Secondo, l’Europa ha bisogno di più crescita e meno austerità, ragion
per cui noi puntiamo a ridurre i vincoli macroeconomici piuttosto che a incrementarli.
Terzo, di tante politiche dell’Ue, la politica di coesione è forse quella che
è stata più efficace nel ridurre le disparità sociali ed economiche tra territori
europei: subordinarla al rispetto dei parametri di finanza macroeconomica vuol dire
trasformarla nel suo opposto, ovvero in uno strumento a vantaggio esclusivo di chi
già viaggia con il vento in poppa. Abbiamo portato avanti questo punto di vista
fin dall’inizio, e oggi è la posizione largamente maggioritaria nel Parlamento
europeo ed ora possiamo aspettare con fiducia la plenaria di Strasburgo prevista
per settembre o ottobre, per la definizione dei piani strategici nazionali, e di
quelli operativi nelle regioni e sui territori”.