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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Csm: il vice di Grasso rischia il trasferimento d’ufficio

Csm: il vice di Grasso rischia il trasferimento d’ufficio

Alberto Cisterna è indagato a Reggio Calabria per corruzione in atti giudiziari

Csm: il vice di Grasso rischia il trasferimento d’ufficio

Alberto Cisterna è indagato a Reggio Calabria per corruzione in atti giudiziari

 

 

(ANSA) – ROMA – Rischia il trasferimento d’ufficio per incompatibilità il pm Alberto Cisterna, uno dei vice del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, indagato a Reggio Calabria per corruzione in atti giudiziari. La Prima Commissione del Csm, investita del caso dal procuratore di Reggio Giuseppe Pignatone, ha deciso infatti di aprire la relativa procedura. E lo ha convocato per il 17 novembre perché possa difendersi dagli addebiti che gli vengono mossi.

L’indagine penale a carico di Cisterna é scaturita dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Antonio Lo Giudice, che si è autoaccusato degli attentati del 2010 alla procura generale di Reggio e al procuratore Pignatone. Lo Giudice avrebbe sostenuto che il magistrato avrebbe avuto un regalo, probabilmente dei soldi, per far uscire dal carcere e far ottenere gli arresti domiciliari a suo fratello Maurizio, anch’egli collaboratore di giustizia. E che questo glielo avrebbe riferito un altro dei suoi fratelli, Luciano, condannato per usura, estorsione e altri reati. Proprio con Luciano Lo Giudice il magistrato Cisterna avrebbe avuto una settantina di contatti telefonici tra il 2005 e il 2007: un rapporto cominciato – avrebbe spiegato il magistrato nel suo interrogatorio davanti ai pm di Reggio – per ottenere informazioni utili alla cattura del boss della ‘ndrangheta Pasquale Condello e dietro il quale non ci sarebbe nulla di illecito. Davanti alla Prima Commissione del Csm Cisterna non comparira’ da solo: sarà assistito, nell’inedita veste di “difensore”, dal Procuratore generale di Torino Marcello Maddalena, che potrà anche formulare richieste istruttorie ai consiglieri. Solo quando la Commissione terminerà la propria indagine presenterà al plenum la sua richiesta di trasferimento: se riterrà che Cisterna non possa più svolgere le proprie funzioni con piena indipendenza e imparzialità”, o, in alternativa di archiviazione. Ma sarà l’assemblea di Palazzo dei marescialli ad avere l’ultima parola.

redazione@approdonews.it