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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Costa d’Avorio: Gbagbo sotto assedio, l’Ue approva ulteriori sanzioni

Costa d’Avorio: Gbagbo sotto assedio, l’Ue approva ulteriori sanzioni

Secondo alcune fonti stamattina la sua residenza è stata attaccata dalle truppe leali ad Alassane Ouattara, il vincitore delle elezioni presidenziali

di DOMENICO GIOVINAZZO

Costa d’Avorio: Gbagbo sotto assedio, l’Ue approva ulteriori sanzioni

Secondo alcune fonti stamattina la sua residenza è stata attaccata dalle truppe leali ad Alassane Ouattara, il vincitore delle elezioni presidenziali

 

La fine del regime di Laurent Gbagbo in Costa d’Avorio appare ormai imminente. Stamane la sua residenza di Abidjan è stata attaccata dalle truppe leali ad Alassane Ouattara, riconosciuto dalla comunità internazionale come legittimo vincitore delle elezioni presidenziali del 28 novembre scorso.

«Sì, (le forze di Ouattara, ndr) stanno entrando nella residenza per catturare Gbagbo. Non lo hanno ancora preso, ma stanno per farlo. Sono nell’edificio». E’ quanto ha dichiarato Affousy Bamba, la portavoce di Ouattara, all’agenzia francese Reuters.

Sempre stando all’agenzia, una non meglio specificata fonte del governo di Parigi avrebbe garantito che i militari francesi presenti in Costa d’Avorio non sono coinvolti nei combattimenti attorno alla residenza presidenziale. Tuttavia, la notizia dell’assedio è giunta dopo le dichiarazioni di Edouard Guillaud, capo delle forze armate d’Oltralpe, secondo il quale l’espulsione di Gbagbo sarebbe ormai «una questione di ore».

Sul fronte della diplomazia i margini si fanno sempre più esigui. Fino a ieri, infatti, il ministro degli Esteri francese Alain Juppé era su posizioni “morbide”, esprimendo la speranza che «la persuasione vinca e che evitiamo di dover riprendere le operazioni militari». Oggi, riferendo al Parlamento francese, lo stesso Juppé è stato più fermo: «Le condizioni fissate dal presidente Ouattara sono chiare – ha spiegato il titolare della diplomazia parigina – esige che Laurent Gbagbo accetti la propria sconfitta e riconosca la vittoria del presidente legittimamente eletto. Per il momento siamo fermi a questo punto, quindi sono tornate a parlare le armi».

Intanto, l’Ue ha approvato ulteriori sanzioni nei confronti del governo ivoriano illegittimo. Bruxselles aveva già congelato i beni di Gbagbo e di 84 suoi stretti collaboratori, revocando anche i visti loro concessi. Da oggi, a queste misure si aggiunge l’interdizione all’acquisto di obbligazioni e titoli di stato e alla concessione di prestiti all’esecutivo di Gbagbo.

DOMENICO GIOVINAZZO

redazione@approdonews.it