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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Corsi professionali, beffa per lavoratori porto Gioia La denuncia del Sindacato Unitario Lavoratori

Corsi professionali, beffa per lavoratori porto Gioia La denuncia del Sindacato Unitario Lavoratori
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Ancora una beffa per i lavoratori del porto di Gioia Tauro. Nei mesi scorsi, infatti, dopo aver assistito nell’assoluto silenzio istituzionale al definitivo tramonto del polo automobilistico Tua Autoworks Gioia Tauro che avrebbe dovuto assorbire a regime i lavoratori dichiarati in esubero dalla Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro, la società che gestisce lo scalo contenitori del porto, ancora non si intravede all’orizzonte la chiusura del percorso che avrebbe dovuto portare nelle tasche dei lavoratori le erogazioni legittime spettanti per la frequenza dei corsi di riqualificazione professionale tenuti presso il CEFRIS di Gioia Tauro nei mesi scorsi.

Corsi professionali che, ricordiamo, dovevano servire per riqualificare i lavoratori verso profili lavorativi del settore metalmeccanico finalizzati al reimpiego nella nuova azienda per la produzione di auto nella zona industriale di Gioia Tauro, il cui progetto misteriosamente è scomparso in Calabria per venire realizzato soltanto in Puglia nonostante le roboanti promesse fatte a tutti i livelli.

A fronte dell’organizzazione dei suddetti corsi, la Regione Calabria aveva stanziato i fondi necessari per la retribuzione dei lavoratori che li avessero frequentati. Ancora oggi di quei fondi pare non ci sia nessuna traccia. Assistiamo ad un vergognoso balletto di competenze al quale crediamo che la Regione Calabria debba mettere immediatamente fine chiamando alle proprie responsabilità tutti gli enti coinvolti a cominciare del CEFRIS di Gioia Tauro, dato che ci risulta che i corsi siano stati regolarmente rendicontati ormai da mesi da parte della Medcenter alla quale, tra l’altro, già nelle scorse settimane la nostra Organizzazione sindacale aveva chiesto notizie in merito.

Quanto dichiarato da Medcenter, cioè, che al momento a distanza di tanti mesi nessun pagamento è stato eseguito ci ha lasciato stupiti per la “leggerezza” con cui vengono trattati i lavoratori. Chiediamo, dunque, che la Regione Calabria si attivi prontamente per la regolarizzazione di quanto spettante ai lavoratori tenuto conto delle difficoltà economiche di tutto il personale che continua, inoltre, ad essere soggetto a regime di Cassa Integrazione senza soluzione di continuità. In assenza di risposte concrete saremo costretti a far sentire la protesta dei lavoratori nei modi e nei termini che riterremo più opportuni.