Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Convalidato l’arresto di due giovani taurianovesi Trovati in possesso di una pistola con matricola abrasa

Convalidato l’arresto di due giovani taurianovesi Trovati in possesso di una pistola con matricola abrasa
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Nella giornata di sabato scorso, il G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, dott. Paolo Ramondino, all’esito dell’udienza tenutasi presso la Casa Circondariale di Palmi, in ordine alla richiesta avanzata dal P.M. dott. Giorgio Panucci, convalidava l’arresto di Recupero Giancarlo cl. ’83 ed Abramo Pietro Francesco cl. ’86, arresto effettuato dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Taurianova la notte del 30 novembre scorso, poiché i due, a seguito di un controllo su strada, venivano trovati in possesso di una pistola a salve calibro 7,65 opportunamente modificata e con matricola abrasa, con sette proiettili nel caricatore.

La pistola era stata rinvenuta nel vano porta oggetti posto innanzi al sedile passeggeri dell’autovettura dell’Abramo. Da subito, il Recupero si era assunto ogni responsabilità in relazione alla predetta arma ma, nonostante ciò, ai due venivano contestati in concorso tra loro i reati di ricettazione e di detenzione di arma comune da sparo clandestina e, pertanto, venivano associati alla Casa Circondariale di Palmi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Innanzi al G.I.P., entrambi gli indagati rispondevano puntualmente alle domande, chiarendo, ognuno la propria posizione in ordine ai reati contestati. Sebbene il Recupero in tale sede rendeva piena confessione circa la paternità dell’arma rinvenuta dai carabinieri e l’Abramo, declinasse ogni forma di responsabilità al riguardo, il giudice applicava a Recupero Giancarlo, difeso di fiducia dall’avv. Domenico Bellocco del Foro di Palmi, la misura della custodia cautelare in carcere mentre, per Abramo Pietro Francesco, difeso di fiducia dall’avv. Vincenzo Gagliardi del Foro di Palmi, ne ordinava l’immediata liberazione, con applicazione della misura cautelare più gradata della detenzione domiciliare.