Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Consorzi difesa calamità, manifestazione a Roma Molinaro: "I conti non tornano mai. Una situazione che scoraggia gli agricoltori calabresi ad assicurarsi"

Consorzi difesa calamità, manifestazione a Roma Molinaro: "I conti non tornano mai. Una situazione che scoraggia gli agricoltori calabresi ad assicurarsi"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Anche il CODIPACAL  il Consorzio di Difesa delle Produzioni Agricole Calabrese  è stato presente alla manifestazione dell’Associazione Nazionale dei consorzi di difesa, con il sostegno di Coldiretti, in svolgimento a Roma davanti la sede del Ministero delle Politiche Agricole  per dimostrare la grande preoccupazione delle aziende Calabresi che negli ultimi anni  hanno iniziato ad assicurare con sempre maggiore convinzione le proprie colture. I cambiamenti climatici in generale, le improvvise grandinate,le ondate di gelo e di siccità ogni volta che accadono, rischiano di mettere in ginocchio le aziende che vengono colpite. L’unica tutela è l’assicurazione agevolata, ma purtroppo  vi è l’ insolvenza dello Stato, per il mancato versamento dei contribuiti dovuti per le assicurazione contro le calamità nelle campagne. Gli agricoltori e gli allevatori calabresi – afferma Coldiretti –  non possono più sostenere l’intero costo della polizza senza aver ricevuto i contributi sulle stesse dal 2015. Per Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria ci sono due evidenti rischi: il primo è di perdere per colpa della burocrazia centinaia di milioni di risorse comunitarie destinate a fronteggiare i danni provocati dai cambiamenti climatici e poi soprattutto nella nostra regione dove da qualche anno gli agricoltori stanno orientando le scelte con polizze assicurative incentivati dallo Stato per le produzioni un tale stato di cose potrebbe inevitabilmente scoraggiarli.  Questo  – conclude  – è un sistema di prevenzione all’avanguardia che andrebbe potenziato ed incentivato, poichè gli interventi post calamità costano il quadruplo rispetto ai al sostegno alle polizze assicurative.