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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Consiglio Comunale Taurianova, ciak si gira…Azione! "...La Grande Tristezza..."

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L’atmosfera è noiosa, buia e gelante (a causa dei riscaldamenti che non funzionano mai). I motori tardano a riscaldarsi, sono freddi come se i protagonisti del consiglio comunale taurianovese si trovassero lì per caso e non avessero null’altro da fare. L’unica nota di colore è la minigonna “scozzese” della giornalista Cosmano e il “sorriso smagliante” del segretario comunale. Tra le merendine dell’assessore Loprete, custodite gelosamente in uno zaino e l’impassibilità dormiente del Mamone, il quale non togliendo gli occhi da un pc sembrava una statua di marmo posta lì per abbellimento (?) o peggio (a volte), una salma mummificata.

Poi la presenza del vicesindaco che c’è (si vede e tra le altre cose in seguito, si scopre pure che sa parlare), di Gastone Paperone Scionti elegante per l’occasione sfoggiando una cravatta metallica lamé. Da evidenziare, nota importante, che Pino Obama Falleti, non ha la cravatta in quanto come ammesso dallo stesso, ha finito la collezione anni ’40 e non l’ha più rinnovata. Il consiglio comunale inizia!

“Oh Madonna Santa (è stata la prima esclamazione di un signore seduto tra il pubblico presente in aula)”, appena il presidente del consiglio Phantomas Siclari concede la parola a “Tina Anselmi” Morabito. Intanto, un’altra persona si avvicina al sottoscritto e dice, “Lo sai che ieri sera, erano seduti nello stesso tavolo in un ristorante tutti e sei tranne Caridi?” Per chi ci legge, i sei sono la somma tra i quattro “Innamorati” e i due ex (innamorati di Scionti) della maggioranza, i quali non sono minoranza e nemmeno opposizione, però hanno cambiato di banco e voteranno di volta in volta per il bene della comunità a una condizione, quando parlano vogliono essere guardati in faccia, altrimenti non se ne fa nulla! Ecchecavolo, mo ci vuole. Nei fatti, un “rompicapo” da Settimana Enigmistica per capire la posizione dei due dell’Ave Maria: Ora pro Nobis.

Caridi manca, non c’è. Non era seduto al tavolo del ristorante e non c’è tra i banchi dell’opposizione, evidentemente al consigliere Ncd (Nuovo Caridi D’annata), non gradisce (più) il menù, tant’è che ritira pure la firma nella mozione di sfiducia a Phantomas Siclari. Intanto, un rumore assordante faceva da sottofondo, come dei colpi secchi dati di continuo in un preciso posto (genitale) accompagnati da grida di dolore. Tanti Tafazzi in preda al delirio. Altre persone (compreso il sottoscritto), uscivano e entravano dall’aula, alcuni accorrevano per un caffè forte e bollente, altri si davano schiaffi in viso per un improbabile risveglio al quale pareva un incubo che non volesse finire mai.

Il segretario comunale, entrato per l’occasione sorridente, lo ritrovi ingiallito in volto, anemico con sguardi persi nel vuoto, mentre gli altri componenti del consiglio comunale, giunta compresa (tranne il sindaco, lui è sempre “fresco”), sembravano in apnea alla ricerca disperata di una boccata di ossigeno. E ancora imperterrita la consigliera Morabito, parlava e parlava, eccome se parlava, “l’accento andava messo qua, la virgola non va bene lì, l’articolo lo si usa solo con la zeta e la s impura, il buco dell’ozono si scrive apostrofato”, e bastaaaaa!!!

Quando all’improvviso la smette e torna il sereno, gli angeli cantano e le brezze di frescura iniziano a essere anch’esse piacevoli. Phantomas Siclari riprende la parola e inizia, “Interrogazioni….ne ha facoltà per dieci minuti il consigliere Morabito…”, eh no, ditelo prima, così ci prepariamo! Alla fine di questa impresa, ecco il punto per il quale la gente è accorsa da ogni parte del territorio, anche dalle frazioni e campagne circostanti per assistere al consiglio comunale, la sfiducia a Phantomas Siclari e il recupero di somme dallo stesso indebitamente percepite contro ogni “elusione”.

Phantomas Siclari esce e Tony Manero Biasi parla, tutti “attenti” ad ascoltarlo, talmente attenti che a cadenza alternata uscivano e entravano dall’aula. Ci fosse stata la Morabito al posto dell’ex sindaco, avrebbe fatto chiamare le forze dell’ordine, un ricorso al capo dello stato e alla commissione per i diritti umani.

Biasi ripete, da avvocato qual è per essere più convincente, vedete che se voi non votate questa sfiducia vi può venire il morbillo, le orecchioni, la varicella e ancora, per essere sempre più convincente e intimorire i sei della maggioranza presenti, se non la dovreste votare favorevolmente sarete macchiati oltre che dai crimini tra i più efferati anche da emorroidi, mal di pancia, vomito, nausea e tanto, ma tanto altro ancora di peggio possa esserci.

La mozione non passa, addirittura rientra Siclari e vota pure! Ah, prima aveva risposto Scionti alla mozione, l’ho tralasciato in quanto ancora sto cercando di capire cosa volesse dire perché di colpo parlava della sua aspettativa, quando invece era quella del Siclari, vabbé tutto fa brodo.

Al di là di tutto, un plauso all’ex sindaco Biasi va fatto perché ha a cuore le sorti del Comune e delle sue casse, favorendo il recupero di circa quattromila euro (presunte) che il Siclari dovrebbe restituire. E il plauso va alla sua tenace lungimiranza dopo dieci anni contro ogni tipo di “elusione”. Non si può non essere d’accordo e ci accodiamo anche noi, facendoci promotori anche per il recupero di 1.057.985,41 euro (investiti per la ex Fons Nova Vita Felix).

Ora, molte volte si scherza e i protagonisti delle varie vicende si divertono pure, ma chi legge da fuori (visto che la rubrica ha un enorme numero di visite), sembra davvero che ogni volta quando c’è un consiglio comunale, è come viene descritto, non sapendo però che è proprio così!

I problemi di una città allo sbando restano al palo, la situazione non è delle migliori, un sindaco con la faccia da bravo ragazzo (che va pure in chiesa), sorride come un bradipo con il mal di pancia, mentre in città non sanno nemmeno chi è e chi sono i nomi degli assessori comunali. Mi auguro che tutto abbia un seguito e ne sono sicuro, anzi vorremmo sperare che ci sia un seguito positivo ad un cambiamento così tanto bramato e pubblicizzato in campagna elettorale. Perché dagli errori del passato occorre anche trarre beneficio e soprattutto forza.

Scionti, al di là della sua oramai “FORTUNA”, riconosciuta scientificamente con annesso brevetto, dovrà dimostrare la sua capacità amministrativa e anche di aver meritato quei voti che l’hanno portato a vincere le elezioni. Niente è impossibile, però, quantomeno il possibile va fatto e anche in fretta perché è già troppo tardi!