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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Comune di Paola, il Tar sospende la delibera del dissesto

Comune di Paola, il Tar sospende la delibera del dissesto

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato da ex amministratori, con in testa l’ex sindaco Perrotta, e ha sospeso gli effetti della delibera con la quale era stata dichiarata la condizione conomica dell’ente. Sarebbero stati commessi alcuni errori procedurali necessari prima di procedere alla dichiarazione

Comune di Paola, il Tar sospende la delibera del dissesto

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato da ex amministratori, con in testa l’ex sindaco Perrotta, e ha sospeso gli effetti della delibera con la quale era stata dichiarata la condizione conomica dell’ente. Sarebbero stati commessi alcuni errori procedurali necessari prima di procedere alla dichiarazione

 

 

PAOLA (Cosenza) -Il Tar della Calabria ha sospeso gli effetti della delibera numero 33, approvata lo scorso 29 ottobre dal Consiglio comunale di Paola, con la quale era stato dichiarato il dissesto finanziario dell’ente ed ha fissato l’udienza di merito al’11 ottobre 2013. La delibera di dichiarazione del dissesto finanziario in base all’art. 244/200, era stata impugnata, per tramite dell’avvocato Giuseppe Pitaro, dagli ex amministratori comunali, con in testa l’ex sindaco Roberto Perrotta.

Nell’ordinanza, i magistrati amministrativi rilevano che «la proposta di deliberazione consiliare non risulta sottoposta al Collegio dei revisori dei conti e, conseguentemente, è assente la relazione dettagliata di quest’ultimo organo prevista dall’art.246 comma 1 del Tuel, nè si evincono dalla delibera impugnata i presupposti previsti per la dichiarazione di dissesto».

Nel ricorso presentato dal legale degli ex amministratori si chiedeva l’annullamento della delibera mettendo in evidenza che «lo stato di dissesto finanziario è stato dichiarato precipitosamente e discrezionalmente in violazione delle procedure formali e sostanziali ed in assenza delle condizioni necessarie tecnico – contabili. La normativa esistente, proprio al fine di permettere all’ente di quantificare con esattezza le cause e gli importi posti in disavanzo impone un complesso ed elaborato iter amministrativo, allo stato del tutto ignorato dall’ente, secondo il quale deve esservi tassativamente un costruttivo confronto con la Corte dei conti ed uno scambio necessitato di informazioni e numeri di contabilità».