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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Cittanova, a causa del maltempo frana la collina “Cavallica”

Cittanova, a causa del maltempo frana la collina “Cavallica”

Martedì scorso 360 millimetri di pioggia hanno riempito, in poche ore, le strade e i torrenti cittanovesi

di DANILO LORIA

Cittanova, a causa del maltempo frana la collina “Cavallica”

Martedì scorso 360 millimetri di pioggia hanno riempito, in poche ore, le strade e i torrenti cittanovesi

 

 

CITTANOVA (RC) – Le giornate di maltempo che hanno interessato la Piana di Gioia Tauro nelle giornate di martedi e mercoledi, hanno provocando molta paura tra la gente. Martedi scorso, nella sola Cittanova, sono caduti ben 360 millimetri di pioggia, riempendo le strade e i torrenti cittanovesi di acqua, causando gravi disagi alla popolazione e seri danni alle strutture. Cittanova, secondo il piano di assestamento idrogeologico, è un comune fortemente a rischio (cosiddetto “R 4”). Le zone più pericolose della cittadina ai piedi del monte Zomaro sono: la collina “Cavallica”, la zona Nina, Cavaliere, Forio e la strada provinciale uno. Tutte zone altamente pericolose, dove già in passato la natura ha provocato seri danni e pericolo all’incolumità delle persone. Sentiti da Approdonews, alcuni abitanti della zone in questione, hanno detto in coro che “è da anni che si sa della situazione di pericolosità. Speriamo che le istituzioni intervengano con forza”. Nella giornata di mertedi si è staccata da un costone, una frana in località Mangiafico, ostruendo il passaggio verso lo Zomaro e Canolo. Inoltre, c’è un punto di criticità massima che deve essere continuamente monitorato, ossia la faglia che attraversa la collinetta Cavallica. Il comune di Cittanova, in estate, intuendo il rischio concreto di una catastrofe ha messo mano al portafogli, programmando un piano di bonifica dell’area dissestata, investendo circa un milione di euro. Al momento i lavori sono a metà ed il termine previsto per la fine è fissato a metà gennaio. Altri interventi sono previsti per le strutture pubbliche e per le strade. Servono intereventi ed investimenti seri per scongiurare le tragedie.

redazione@approdonews.it